Turbativa d’asta e tentata concussione, sei arresti nel Cosentino

Cosenza – Due persone in carcere e quattro agli arresti domiciliari. Questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Paola e Amantea (Cosenza) che, sotto il coordinamento della Procura di Paola, ha eseguito l’operazione denominata “Multiservizi”. Le accuse contro gli indagati sono di essere responsabili di avere turbato gare pubbliche e procedimenti di scelta dei contraenti, oltre che di tentata concussione. Il provvedimento cautelare e’ stato emesso nei confronti di pubblici amministratori, funzionari, dipendenti e imprenditori e ha per oggetto la gestione di diversi appalti pubblici del Comune di Amantea. Si tratta, in particolare, dei “servizi di derattizzazione e disinfestazione del territorio”, dei “lavori, servizi di assistenza e manutenzione del porto turistico”, del “servizio di refezione scolastica” e della “gestione dei parcheggi”. In corso anche numerose perquisizioni nelle Provincie di Cosenza e Catanzaro. Per ciascuna gara pubblica sono stati ricostruiti gli accordi clandestini, le collusioni fra i soggetti pubblici e privati e i mezzi fraudolenti utilizzati per assegnare i lavori ed i servizi da parte del Comune di Amantea, in violazione delle norme contenute nel Codice degli Appalti. Nel corso delle indagini sono emerse anche ipotesi di tentata concussione da parte di un funzionario del Comune, che avrebbe esercitato molte pressioni nei confronti di un’altra dipendente pubblica per favorire, indebitamente, un terzo soggetto.

Gli arrestati di questa mattina, ad Amantea (Cosenza), sono Domenico Pileggi, ex funzionario del Comune di Amantea e attualmente in servizio presso un altro comune, e l’imprenditore Fabrizio Ruggiero, finiti in carcere. Ai domiciliari sono stati invece posti l’assessore comunale di Amantea Emma Pati, il comandante dei vigili urbani Emilio Caruso, il vigile urbano Giacomo Bazzarelli e un funzionario del Comune, Mario Aloe.

 

“E’ un’indagine particolarmente complessa e articolata”. Lo dice il capitano Paolo Marzano, Comandante della guardia di finanza di Paola (Cosenza), in relazione agli arresti che sono stati effettuati oggi ad Amantea e riguardanti funzionari comunali. “Sono stati violati il principio di buon andamento della pubblica amministrazione, il principio di economicita’, efficacia ed efficienza e, non da ultimo, il principio della libera concorrenza”. Per il procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, “i vantaggi erano a favore degli imprenditori che beneficiavano di questi favori, di queste collusioni, a discapito di imprenditori che non avevano le stesse amicizie o contatti nella pubblica amministrazione, con danni che sono sotto gli occhi di tutti, perche’ se si opera in regime di monopolio, le imprese non favorite sono destinate al fallimento”. “Non abbiamo prove che, in cambio di questi favori – ha detto ancora Bruni – ci sia stato un procacciamento o un impegno elettorale”. “Non vogliamo neanche generalizzare e dire che tutti quelli che lavorano nel Comune di Amantea – ha detto ancora il procuratore – abbiano atteggiamenti discutibili”. Gli imprenditori favoriti avevano spesso problemi con il Durc, il Documento Unico di Regolarita’ Contributiva, ma vincevano lo stesso gli appalti. Il volume di affari rilevato ammonta a 170.000 euro per i lavori al porto turistico, 150.000 euro per la refezione scolastica, 10.000 euro per la derattizzazione e 38.000 euro per i parcheggi a strisce blu.

 

 

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