Societa’ partecipate: Viscomi (Pd), a che punto e’ riorganizzazione?

Catanzaro – “A che punto e’ il processo di riorganizzazione delle societa’ partecipate avviato con i decreti Madia?”, A chiederselo e’ il deputato del Pd Antonio Viscomi che fa sapere di aver presentato, insieme ai colleghi deputati della commissione lavoro Serracchiani, Mura, Zan, Cantone, Lacarra, Gribaudo, un’interrogazione al ministro competente.
“La questione – prosegue Viscomi – nasce dal fatto che il Testo Unico sulle societa’ a partecipazione pubblica prevede che fino al 30 giugno 2018 le stesse societa’ non possano procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato se non attingendo, con specifiche modalita’, agli elenchi del personale in esubero tenuti dall’Anpal. In sostanza, la norma, disponendo il blocco delle assunzioni nelle societa’ a controllo pubblico, si prefigge l’obiettivo di favorire la ricollocazione di tutti quei lavoratori coinvolti nei processi di riorganizzazione delle societa’ a partecipazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni. A tal proposito, con comunicato dello scorso aprile, l’Anpal – scrive – ha fatto sapere che alla data del 31 marzo gli esuberi relativi alle societa’ a partecipazione pubblica presenti nell’elenco erano pari a 563 unita’. Di questi, con riferimento alla distribuzione territoriale, le eccedenze di personale risultavano maggiori nelle regioni Lazio (234), Abruzzo (87), Sardegna (46), Veneto (42), Umbria (36) e Toscana (28). Ad oggi, tuttavia, non sono ancora disponibili i dati aggiornati allo scadere del richiamato termine del 30 giugno, relativi al personale delle societa’ riconducibili all’Anpal. Cio’ determina dubbi sulla continuita’ del processo di riorganizzazione e soprattutto sulla effettiva possibilita’ di nuove assunzioni, inibite fin quando non si chiude il predetto processo di mobilita’. Cio’ considerando – sottolinea Viscomi – abbiamo interrogato il Ministro per sapere quale sia la situazione aggiornata degli esuberi delle societa’ a partecipazione pubblica presenti nell’elenco dell’Anpal nonche’ quali iniziative il governo intenda assumere per assicurare la ricollocazione di questi lavoratori, non escludendo la riproposizione di una norma che porti alla loro assunzione prioritaria, nell’ambito di tutte le societa’ a partecipazione pubblica. Mi auguro – conclude Viscomi – una risposta sollecita per non lasciare nell’incertezza un numero significativo di lavoratori e per consentire un ordinato svolgimento del processo di riorganizzazione ancora in atto”.