Polizia: con app Mercurio interventi piu’ rapidi e maggiore sicurezza

Roma  – Operatori di Polizia costantemente nella possibilita’ di ‘dialogare’ con la sala operativa, in qualunque citta’ si trovino e anche fuori servizio, per segnalare situazioni di pericolo o comunque di allarme e richiesta di intervento e controllo. Questo grazie alla app Mercurio, che gli operatori della Polizia di Stato possono scaricare, su base volontaria, sul proprio telefono cellulare. L’innovazione e’ stata presentata oggi nel Salone delle Conferenze del Viminale in una conferenza stampa a cui hanno preso parte il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, con il direttore centrale dell’anticrimine della Polizia di Stato, Vittorio Rizzi, e il direttore del servizio Controllo del territorio della stessa Polizia di Stato, Maurizio Vallone. E a Salvini e’ stato consegnato un telefonino collegato via app con la Polizia di Stato. “Siete rovinati…”, ha detto sorridendo il ministro dell’Interno, come a dire che adesso ne fara’ arrivare di segnalazioni per le quali attivare un controllo degli operatori di polizia.
La app costituisce – ha sottolineato Gabrielli – una sorta di spartiacque tra il cosiddetto controllo del territorio 2.0 con la fase 3.0. Controllo del territorio che e’ “il vertice delle attenzioni della Polizia”, nel recupero della percezione della sicurezza da parte dei cittadini, “in un percorso avviato 4 anni fa e che poi ha portato nel periodo 2014-2016 alla digitalizzazione delle sale operative”. Mercurio “e’ l’ultima nata in questo percorso”, caratterizzandosi – ha aggiunto Gabrielli – non solo perche’ equivale a un potenziamento dell’attivita’ di controllo del territorio ma anche perche’ ha in se’ l’idea “di essere poliziotti sempre, in una missione che va oltre l’orario di lavoro ed anche, a volte, gli impegni personali e familiari”.

Entro fine anno e inizio 2019 ci saranno poi ulteriori arricchimenti tecnologici, “oltre 2 mila pattuglie digitalizzate nel primo trimestre 2019, garantendo anche un potenziamento della protezione dell’operatore, ovvero la sala operativa ‘vedra” via app se l’agente e’ in una situazione di pericolo, se non addirittura colpito e quindi bisognoso di soccorso medico. A sua volta Rizzi ha detto che sono un migliaio le auto gia’ dotate del dispositivo, e una novita’ significativa e’ costituita dal fatto che qui si ricorre al linguaggio social. E l’essere sempre connesso e’ come dire che tutti i 96 mila in forza alla Polizia di Stato siano impegnati contestualmente e ovunque sul territorio nazionale. Rizzi ha aggiunto che questo e’ uno strumento che puo’ essere esteso anche ad altre realta’, come le Polizie locali, con un unico denominatore comune: la centrale operativa. Nel successivo intervento, Vallone ha tenuto a dire che in soli 6 mesi si e’ passati dall’idea alla realizzazione e all’applicazione di questo strumento social, puntando su semplicita’ ed efficacia, ovvero un unico tasto che apre quindi il collegamento con la sala operativa di qualunque citta’, con geolocalizzazione dell’operatore e attivazione dello streaming audio. E in un futuro ravvicinato ci sara’ la possibilita’ di inviare messaggi di allerta a tutti gli operatori che dispongono della app Mercurio anche se in quel momento l’apparato e’ disconnesso. Al momento la app e’ attiva per il sistema Android ma si sta lavorando per apparati iPhone, oltre che per la segnalazione di “man down”, operatore a terra e quindi necessitante di soccorsi.
Il ministro Salvini ha sottolineato l’importanza di questa innovazione tecnologica: “Vorrei che gli italiani sapessero che qui c’e’ un sistema di sicurezza tra i migliori al mondo, che ha tanto da insegnare e poco da imparare”. Il titolare del Viminale ha anche auspicato che l’organico della Polizia di Stato possa essere incrementato, superando il gap derivante dalle 3.500 uscite annue per raggiunti limiti di eta’ pensionistica, e ha ricordato che entro il prossimo febbraio ci saranno 2.100 nuovi ingressi in Polizia.
La app Mercurio amplifica quindi l’azione di prevenzione e contrasto al crimine, moltiplicando le forze in campo.
Il poliziotto, anche fuori dal servizio, grazie all’applicazione potra’ inviare file audio, postare foto e video, con un’interattivita’ che replica il linguaggio tipico dei social.
La sperimentazione, con esiti positivi, ha riguardato 11 province e quindi consentito l’estensione del sistema a 45 Questure, quelle dotate della piattaforma tecnologica Mercurio.

La conferenza stampa e’ stata anche l’occasione per presentare i risultati dell’operazione alto impatto Estate Sicura che si e’ svolta nei giorni scorsi e volta a una forte azione di contrasto contro le organizzazioni criminali che approfittano delle vacanze altrui per mettere a segno colpi, causando perdite economiche e un ancor piu’ grave allarme sociale e sentimento d’insicurezza. L’operazione ha interessato 20 citta’ (Ancona, Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Brindisi, Catania, Cosenza, Foggia, Lecce, Massa Carrara, Messina, Milano, Napoli, Pavia, Rovigo, Salerno, Treviso, Trieste) e verra’ riproposta ogni quindici giorni coinvolgendo a scacchiera tutto il territorio nazionale. A proposito di estate, Salvini ha annunciato che ci saranno risorse a disposizione delle Prefetture per i servizi legati alle “spiagge sicure”, e il titolare del Viminale si e’ detto certo che “sara’ un’estate piu’ sicura rispetto a quella del 2017”.