Sanità: Cisl Fp e Uil Fpl, Asssp Catanzaro non versa contributi Inps

Lamezia Terme – Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta di Salvatore Arcieri del Segretario Aziendale FP CISL e Bernardo Caruso Segretario Aziendale UIL FPL in merito alla prescrizione dei contributi pensionasti dei dipendenti dell’Asp di Catanzaro, “Le scriventi OO.SS. prendono atto della gravissima gestione politica – amministrativa e tecnica che affligge la nostra ASP, sempre con gravi ripercussioni sui dipendenti, (mancati riconoscimenti economici e giuridici).
Più volte abbiamo denunciato la cattiva gestione da parte dell’ufficio gestione risorse umane, (per la scarsa attività ed esasperazione della burocrazia, i ritardi nel mettere a ruolo i dovuti pagamenti concertati dopo lunghe ed estenuanti riunioni, l’assunzione e/o sostituzione di personale sempre con rilento, diritti negati ai lavoratori su interpretazioni autonome e personali dei responsabili dei procedimenti), appare evidente un totale scollamento tra la Direzione Strategica e le Strutture amministrative di supporto, ed il tutto condito dall’indifferenza totale (tanto va sempre a scapito dei lavoratori).
Vogliamo parlare dell’U.O. acquisizione Beni e Servizi che cambia il nome in “Provveditorato Economato e Gestione Logistica” ma il disservizio aumenta di giorno in giorno, gare che non vengono completate, richieste urgenti per attrezzature e forniture di beni necessari all’assistenza ignorate e non evase, a ciò si aggiunge economi senza fondi e che non permettono neanche l’acquisto dello stretto indispensabile con il rischio di compromettere l’erogazione del servizio sanitario ai pazienti, (altre vittime della vostra onorata gestione).
Vogliamo parlare dell’ufficio contenzioso investito da una miriade di decreti ingiuntivi e atti di precetto tali da spingere la Direzione Strategica ad approvare la deliberazione n° 412 del 09/05/2018 menzionando che “il presente atto costituisce priorità assoluta rispetto ad ogni altra attività amministrativa omissis” “al fine di prevenire danni quale conseguenza di inefficienze organizzative omissis” delibera dove viene espresso il termine “negligenza dirigenziale” e su questo ci trova pienamente d’accordo.
Più volte abbiamo denunciato il problema degli affitti Vs le strutture di proprietà che rimangono vuote e la forzata mobilità del personale senza nessun progetto di fattibilità o perseguimento di obiettivi che ha portato a demotivazione del personale, paralisi dell’attività negli uffici e pensionamenti precoci che di fatto riducono la forza lavoro senza un giusto turnover.
E proprio sui pensionamenti si apre la pagina più triste che avete scritto nella storia del vostro mandato.
I lavoratori dopo anni di lavoro e di contributi versati si vedranno negato il giusto riconoscimento dei contributi previdenziali a causa di una inefficiente gestione amministrativa in quanto nell’Azienda da Ella diretta, esistono posizioni previdenziali, anomale, sia per il mancato versamento, sia per i parziali o anomali versamenti.
Nei fatti, con atto prot. n° 98481 del 30/11/2015, il Direttore dell’U.O. Gestione Risorse Umane nel trasmettere la circolare INPS invitava i dipendenti a verificare per il tramite del sito web dell’INPS la propria posizione assicurativa e a segnalare eventuali inesattezze, obbligando i lavoratori a rivolgersi a patronati o commercialisti per effettuare i dovuti controlli, che in molti casi hanno consentito di rilevare le incongruenze, svolgendo un compito di natura istituzionale proprio dell’ente di appartenenza, unico organo in grado di contestare o validare gli estratti in possesso dell’INPS., operazione che doveva concludersi entro il 31/12/2016
Queste OO.SS. con richiesta Prot. n° 107278 del 27/12/2018 indirizzata alla S.V. denunciavano, che le posizioni assicurative di tutti i dipendenti in servizio o che hanno prestato servizio in questa Azienda, non erano congrue, rispetto alle retribuzioni effettive percepite, con una squadratura in negativo, che comportava un trattamento economico pensionistico notevolmente inferiore a quello dovuto, per effetto dei mancati o errati versamenti effettuati dall’Ente.
Nello specifico queste OO.SS. più volte hanno richiesto a questa Amministrazione di intervenire e porre rimedio a quello che, già di fatto era a conoscenza di tutti, tanto è vero che nell’anno 2012 era stato individuato un gruppo di lavoro con l’obiettivo di risanare le evidenti anomalie nei versamenti all’istituto di previdenza, prevedendo per la finalità di questo obiettivo uno specifico finanziamento di € 12.000,00 interamente versati senza che il risultato sia stato conseguito.
Il Direttore Gestione Risorse Umane e il Direttore Sanitario Aziendale, su pressione delle OO.SS. davano ampie rassicurazioni per la soluzione del problema, in quanto avevano già individuato un secondo gruppo di lavoro con ampia e consolidata esperienza nel campo dei trattamenti contributivi dei dipendenti, prevedendo uno specifico finanziamento per la realizzazione dell’obiettivo, di fatto nulla di tutto questo è stato mai realizzato.
Ritenuto che nella nota inviata dal Direttore GRU, non veniva indicato il Responsabile del Procedimento o l’ufficio preposto a cui i lavoratori potevano segnalare le inesattezze, gli stessi si sono rivolti ai rispettivi sindacati, per porre in essere ogni utile azione a salvaguardia dei propri diritti pensionistici.
Come OO.SS. nel prendere atto di quanto denunciato dai lavoratori, abbiamo chiesto alla S.V. le motivazioni, stante l’urgenza e la necessità non più procrastinabile di sanare le giuste spettanze dei lavoratori, che
hanno portato a non attivare il previsto gruppo di lavoro, e invece ha preferito con l’impiego di centinaia e centinaia di migliaia di euro. finanziare ed attivare gruppi di lavoro, progetti ed obiettivi, spesso sconosciuti
alle OO.SS. e più volte denunciate come spreco di risorse economiche, umane e finanziarie, sia con atti formali che a mezzo stampa, ma la S.V. ha ritenuto di non dare nessun riscontro in merito.
Avevamo evidenziato che le nuove procedure per usufruire del trattamento economico della pensione, prevedono che i lavoratori aventi diritto devono effettuare richiesta on line direttamente all’INPS, assicurandosi che la loro posizione assicurativa sia perfettamente allineata con i contributi versati, in caso contrario il lavoratore nel denunciare le dovute anomalie all’Istituto di Previdenza, blocca di fatto l’erogazione dell’assegno di pensione, con grave danno patrimoniale e sociale, in attesa che l’istituto effettui i dovuti controlli presso l’Azienda in cui il lavoratore ha prestato la propria opera.
Abbiamo richiesto nella Sua qualità di legale rappresentante dell’ASP di Catanzaro di cui Ella è il Direttore Generale, un Suo immediato, urgente ed autorevole intervento presso gli uffici preposti affinché le rilevate e gravissime anomalie siano sanate nei tempi previsti dall’Istituto di previdenza, ma da parte Sua non abbiamo ricevuto alcun riscontro in merito.
Oggi la situazione assume le dimensioni della tragedia, di fatto stante la circolare dell’INPS n° 169/2017 le posizioni previdenziali e/o assistenziali anomale e non sanate nei tempi previsti andranno in prescrizione.
Ritenuto che i processi amministrativi/contabili da Lei diretti non realizzano il raggiungimento delle finalità summenzionate, che tale ritardo può comportare danni irreparabili ai lavoratori e ai loro bilanci familiari, nonché gravi ripercussioni di natura sociale, le scriventi a garanzia e in tutela dei propri associati, dovranno attivare tutte le procedure necessarie per la risoluzione del problema, non tralasciando di notificare quanto dovuto alle autorità compenti, invitando i lavoratori a presentare una diffida nei confronti dell’Azienda per il danno eventualmente subito”.

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