Poverta’: sindacati, “piano Regione primo passo per confronto”

Catanzaro – “La presentazione del Piano per il contrasto alla poverta’ rappresenta un primo passo importante dal quale far partire la discussione, la concertazione e il confronto”. Lo affermano, in una nota congiunta, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, con riferimento alle ultime decisioni della Giunta regionale in tema di politiche sociali. “Il tempo – aggiungono i sindacati – non e’ piu’ una variabile indipendente e i ritardi della fase di attuazione delle politiche regionali rischiano di compromettere oltremodo il rilancio economico e sociale del territorio. La Calabria infatti rappresentata dall’Istat e’ una regione sempre piu’ povera, incapace di recuperare il ritardo economico causato da gap atavici e aggravato da una crisi senza fine. Una regione nella quale, purtroppo, si sono amplificate le diseguaglianze sociali. Il governo regionale, nell’ultimo scorcio del suo mandato, ha presentato il proprio Piano per il contrasto alla poverta’ e l’inclusione attiva. Questo nuovo strumento, infatti, vede la luce a tre anni dall’insediamento della Giunta regionale e, quindi, in ritardo non solo davanti alle necessita’ di questo territorio, ma anche rispetto ad altre regioni. La presentazione del Piano comunque – osservano le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil – rappresenta un primo passo importante dal quale far partire la discussione, la concertazione e il confronto per l’approfondimento sulle scelte effettuate dalla giunta regionale. Un approfondimento necessario al fine di modellare al meglio queste linee di indirizzo alle necessita’ dei calabresi e trasformare in un grimaldello efficace contro la poverta’”.

Cgil, Cisl e Uil Calabria ricordano di aver “avanzato, nella riunione del 6 luglio scorso, alla Giunta regionale alcune proposte finalizzate al miglioramento del Piano appena presentato, al fine di limare tutte quelle criticita’ riscontrate a una prima lettura. Partiamo dalle politiche per il welfare alla luce dell’importanza che questo settore riveste in Calabria. Rispetto a quanto previsto nelle linee di indirizzo presentate dalla Giunta regionale pare opportuno pensare a una importante implementazione del personale disponibile nei servizi esistenti. Lo stesso discorso vale per i Centri per l’impiego che dovrebbero essere l’elemento fondamentale per rilanciare le politiche attive, dare vita a un welfare rigenerativo e contrastare la crescente poverta’. Appare condivisibile, poi, l’attivazione del Rei sostenuto dall’aggiunta del Reic. Questa iniziativa infatti – aggiungono le segreterie regionali dei sindacati confederali – puo’ offrire alla Regione la possibilita’ di utilizzo di ulteriori strumenti di finanziamento per favorire l’occupazione e la formazione. E’ necessario definire la’ quantita’ delle risorse economiche e migliorare la capacita’ di spesa sociale per offrire una copertura estesa alla platea dei poveri assoluti. Occorre anche studiare un allargamento della platea dei soggetti a cui il Piano e’ indirizzato, al fine di offrire ai tanti stranieri immigrati e regolarmente residenti in Calabria, cosi’ come disposto anche dalla normativa nazionale, le disposizione programmate con le linee di indirizzo”. Infine, Cgil, Cisl e Uil Calabria si dicono “convinti che il contrasto alla poverta’ sara’ molto piu’ efficace se, oltre alle misure di sostegno, verranno promossi interventi strutturali in grado di creare lavoro e favorire occupazione stabile, anche favorendo l’agevolazione fiscale e contributiva nei confronti di quelle aziende che decideranno di assumere persone provenienti da famiglie disagiate”.