Droga: arresti a Vibo, a capo figlio pentito del boss Mancuso

Vibo Valentia – Sono 18 gli arresti, fra detenzione in carcere e arresti domiciliari, eseguiti dalla polizia nell’ambito dell’operazione “Giardini segreti” contro il narcotraffico e la coltivazione di marijuana. Alla base dell’operazione, coordinata dal pm della Dda di Catanzaro Annamaria Frustaci, c’e’ la recente collaborazione con la giustizia di Emanuele Mancuso, 30 anni, di Limbadi, ma residente a Nicotera, figlio del boss della ‘ndrangheta Pantaleone Mancuso, 57 anni, detto “l’Ingegnere”, esponente di spicco dell’omonimo clan. Emanuele Mancuso avrebbe acquistato su un sito internet i semi di marijuana e il fertilizzante utile per impiantare vere e proprie piantagioni di canapa indiana nel Vibonese. La polizia ne ha sequestrate tre a Joppolo, Nicotera e Capistrano. Dalla vendita al dettaglio dello stupefacente, Emanuele Mancuso, che avrebbe guidato un gruppo costituito dal oltre 20 indagati, avrebbe guadagnato 20 milioni di euro circa.

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