Ludopatia: Adiconsum, In Calabria allarmante espansione fenomeno

Catanzaro – “Stime ufficiali rilevano che nel 2017 i calabresi spendono circa due miliardi di euro”. Lo rivela, in una nota, l’Adiconsum, l’associazione di difesa dei consumatori promossa dalla Cisl. “I dati ufficiali dei Monopoli di Stato – sostiene Michele Gigliotti, di Adiconsum Calabria – confermano che gli italiani hanno speso nel 2017 complessivamente 101,85 miliardi di euro nel mercato legale del settore del gioco. Un aumento del 6% rispetto al 2016 e di ben del 142% se i dati si confrontano con quelli relativi al 2007. La spesa pro capite, tra i cittadini con piu’ di 18 anni, e’ stata pari a 1.697 euro ripartita tra: scommesse, lotterie, gratta e vinci e slot machine. Per quanto riguarda la nostra regione stime ufficiali rilevano che i calabresi spendono circa 2 miliardi di euro. Questo allarmante incremento e’ sicuramente determinato dal cambiamento delle modalita’ di gioco; smartphone e tablet -favorendo una maggiore semplicita’ nell’accesso- hanno accelerato l’utilizzo e la frequenza rendendo il gioco d’azzardo a portata di mano”. Secondo Adiconcum “in Italia ci sono circa 2 milioni di giocatori cronici, in tale categoria si inquadrano soggetti che spendono cifre altissime sicuramente al di fuori delle proprie possibilita’, risulta evidente, quindi, come la ludopatia e il fenomeno dell’usura appaiono sempre piu’ come conseguenza l’una dell’altra. La propensione all’indebitamento e’ cosi’ forte da rendere il giocatore d’azzardo schiavo, incapace di gestire la propria situazione, succube, vittima capace esclusivamente di generare sovraindebitamenti ai quali spesso corrispondono pignoramenti che degenerano in veri e propri drammi familiari e sociali. Il giocatore d’azzardo ormai sommerso da debiti percorre la strada dell’usura con l’unico obiettivo di avere la possibilita’ di giocare ancora. Spesso – evidenzia l’associazione di difesa dei consumatori – la relazione tra ludopatia e usura diventa inversamente proporzionale. Vi sono, infatti, molte vittime degli usurai che iniziano a giocare d’azzardo nella speranza di poter migliorare la propria situazione patrimoniale, saldare i debiti e ritornare a vivere una vita normale: e’ solo pura utopia”.

Adicomsum poi rileva che “i dati sull’usura in Calabria sono preoccupanti e il ricorso al fondo antiusura, istituito ormai da diversi anni, presenta percentuali di utilizzo bassissime. Nel 2016 le istanze presentate per il fondo antiusura sono state 18 a Cosenza, 1 a Crotone, 6 a Reggio Calabria e 1 a Vibo Valentia. In totale le istanze presentate in Calabria sono state 38, quelle accolte sono solo 4. E’ evidente che qualcosa non funziona. L’Adiconsum in Calabria – afferma Michele Gigliotti – e’ presente su tutto il territorio con sportelli dedicati con l’obiettivo di aiutare i soggetti piu’ deboli a non cadere nella trappola dell’usura e della ludopatia”. In conclusione, Adiconsum Calabria chiede alla Regione di “rendere operativa la legge regionale “anti’ndrangheta”, istituendo l’Osservatorio indipendente sulla attuazione partecipata (articolo 3), che prevede una sezione dedicata alle limitazioni al gioco d’azzardo legale, contrasto alla ludopatia e lotta all’usura. Solo attraverso il coinvolgimento di tutte le forze sane della Calabria si puo’ fare fronte comune per lottare contro questi pericolosi fenomeni”.