Migranti: sindaco Riace fa sciopero fame, “mi hanno bloccato i fondi”

Riace (Reggio Calabria) – E’ al secondo giorno di sciopero della fame il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, noto per il suo impegno in favore dei migranti e inserito tra i “50 grandi del mondo” dalla rivista americana “Fortune”. Il primo cittadino, che negli ultimi mesi ha dovuto fare i conti anche con indagini della magistratura sul sistema di accoglienza dei migranti nel suo paese, protesta, in particolare, contro la mancata erogazione dal mese di settembre del 2016 delle risorse per il mantenimento dello Sprar di Riace.
Quella di Riace e’ una storia che sembra uscita da una sceneggiatura cinematografica. E non a caso e’ stata al centro del documentario “Il volo”, con la regia di Wim Wenders, diventato un cult nella storia dell’immigrazione.
Riace e’ un piccolo paese di circa 1.800 anime situato sulla costa ionica della provincia di Reggio Calabria. Un fazzoletto di terra che parte dalle colline e arriva fino al mare, passato da uno stato di abbandono per le continue partenze dei migranti locali, ad un centro ripopolato dagli immigrati giunti questa volta a bordo delle “carrette del mare”.

Il sindaco Lucano ha parlato  espressamente di “ingiustizie”, spiegando che di avere “accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati. Da settembre 2016 – dice – il prefetto di Reggio Calabria con vari assurdi pretesti si e’ rifiutato e ancora si rifiuta di saldare il dovuto. Se non ci sara’ l’assegnazione programmata – ha aggiunto – non solo finira’ l’esperienza di Riace, ma saranno messi in strada 165 rifugiati; almeno 50 bambini, circa 80 operatori. Numerose attivita’ commerciali che hanno fornito beni, prevalentemente alimentari, da piu’ di un anno, non si vedranno pagato il credito accumulato”. Dalla prefettura di Reggio Calabria, contattata dall’Agi, pero’, si puntualizza che l’erogazione dei fondi e’ di diretta competenza del ministero dell’Interno.
Anche il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha espresso solidarieta’ a Lucano, annunciando una sua visita a Riace per domani: “Sono vicino a Mimmo Lucano – ha detto – costretto allo sciopero della fame per difendere un’esperienza di accoglienza, che ha saputo affermarsi come punto di riferimento sul piano internazionale. Riace non puo’ morire soffocata da logiche burocratiche che di fatto gli tolgono l’ossigeno. Quanto denunciato da Mimmo Lucano e’ grave. Non procedere al trasferimento delle risorse del progetto Sprar dal settembre 2016 ed avere escluso Riace dal saldo luglio-dicembre 2017 e per il 2018 non averla compresa tra gli enti beneficiari impegnati nel primo semestre, fa sorgere – dice OLiverio – legittimamente il sospetto che e’ in atto un disegno cinico per affossare l’esperienza di Riace”.