Caporalato: in 2 anni e mezzo sanzioni per 2,5 mln nel Reggino

Reggio Calabria – Sanzioni per circa 2 milioni e mezzo di euro per infrazioni alla normativa sul lavoro sono state elevate in 2 anni e mezzo ad aziende nel Reggino nell’ambito della lotta al fenomeno del caporalato. Il dato e’ emerso stamani nel corso della conferenza stampa tenuta dal prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, che ha sottolineato come la cifra sia “indefettibilmente enorme” e come alla base vi sia stato un lavoro “immenso” da parte delle forze dell’ordine impegnate nell’ambito dell’attivita’ “focus ‘ndrangheta”. I servizi interforze contro il caporalato, svolti con cadenza settimanale da personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia metropolitana, Azienda sanitaria provinciale e Ispettorato del Lavoro, hanno interessato soprattutto la Piana di Gioia Tauro e soprattutto i Comuni di Gioia Tauro, Laureana di Borrello, San Giorgio Morgeto, San Ferdinando, Melicucco, Maropati, Rizziconi, Serrata, Candidoni, Cittanova, Rosarno, Varapodio, Taurianova, Polistena, Cinquefrondi e Anoia, e anche la Locride, in particolare nel territorio dei Comuni di Bovalino, Benestare, Bianco, Plati’, Sant’Ilario dello Jonio e San Giovanni di Gerace. Dal primo febbraio 2015 ad oggi sono state sanzionate aziende per un ammontare complessivo di 2.450.190 euro per infrazioni sulla normativa sul lavoro, 718 le aziende controllate, 59 persone denunciate, 1640 le perquisizioni personali effettuate. Oltre alle violazioni in materia di igiene e sicurezza, sono state contestate assunzioni in nero, sperequazioni tra quantita’ e qualita’ del lavoro tanto da configurare forme di sfruttamento.

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