‘Ndrangheta: Abbruzzese preso nel suo fortino, pronto a espatriare

Cosenza – E’ stato catturato nel ‘fortino’ del ‘clan degli Zingari’ ed era pronto a fuggire nuovamente in Germania il boss della ‘ndrangheta Luigi Abbruzzese, 29 anni, arrestato all’alba di oggi a Cassano dello Jonio (Cosenza), dalla Polizia di Stato in un’ operazione condotta dagli investigatori dello Sco e delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, con il supporto della Polizia Scientifica. Abbruzzese, inserito nell’elenco dei ricercati pericolosi, e’ il capo dell’omonima cosca, egemone nella Sibaritide.
Il blitz e’ scattato alle 5.40: gli uomini delle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro e del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, hanno fatto irruzione in una villetta di Cassano allo Ionio, in via Generale di Giacomo, nella disponibilita’ di alcuni familiari del latitante catturato, all’interno del “fortino” del clan cosidetto degli “Zingari”.

All’interno dell’abitazione sono state trovate due pistole con relativo munizionamento, nonche’ un’ingente somma di denaro contante. Trovato anche un documento di identita’ falso con il quale, con ogni probabilita’, il giovane boss si sarebbe rifugiato nuovamente in Germania dove risulta abbia trascorso gran parte della propria latitanza durata circa 4 anni. Al vaglio le posizioni di alcuni favoreggiatori.
Abbruzzese e’ nato nato Cassano allo Ionio il 16 dicembre 1989, figlio di Francesco, (detto ‘Dentuzzo’, fondatore e dirigente dell’omonimo clan, in atto detenuto, in regime detentivo speciale per condanne definitive all’ergastolo per fatti omicidiari). A conclusione del processo “Gentleman”, e’ stato condannato in primo e secondo grado quale capo di un’associazione di narcotrafficanti.
Luigi Abbruzzese e’ considerato il reggente del clan: e’ stato condannato a 20 anni di carcere con sentenza di primo grado – rito abbreviato – perche’ ritenuto capo di una organizzazione mafiosa dedita al traffico internazionale di stupefacenti; e’ destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 10 marzo 2016 dal gip di Catanzaro per traffico internazionale di stupefacenti, per la quale il boss si e’ reso latitante; il 24 giugno 2016 il provvedimento di cattura e’ stato esteso in campo internazionale e l’uomo e’ stato inserito nell’elenco dei latitanti piu’ pericolosi della ‘ndrangheta.

Le ricerche, estese in campo internazionale e da tempo proiettate anche in Germania, hanno consentito, dunque, dopo oltre un anno di indagini serrate coordinate dalla Procura distrettuale di Catanzaro, di ricostruire una fittissima rete di fiancheggiatori appartenenti al nucleo familiare che hanno assicurato sistematicamente a Luigi Abbruzzese, reggente del ‘Clan degli Zingari’, gli spostamenti, garantendone il sostegno logistico gli approvvigionamenti.
La svolta investigativa quando gli investigatori della Polizia di Stato hanno accertato il suo rientro in provincia di Cosenza, proveniente dalla Germania, dove per lungo tempo aveva condotto la sua latitanza ‘attiva’, confermandosi quale riferimento e autorevole punto di contatto nel traffico di stupefacenti, proveniente negli hub portuali del Nord Europa e destinati alla provincia silana. Dopo incessanti attivita’ info-investigative, oltre 50 investigatori delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato hanno fatto irruzione nel complesso di abitazioni di Lauropoli, alla periferia di Cassano allo Ionio.
La caratura criminale di Abbruzzese, nota la questura di Cosenza, e’ testimoniata anche dal rilievo conferitogli in ambito europeo, dal momento che la sua figura era stata inserita in un progetto operativo, denominato “Eurosearch”, coordinato dal Servizio centrale operativo e da Europol, destinato a potenziare le indagini per la cattura dei principali latitanti della criminalita’ mafiosa in Europa.

,