Droga: sequestro piantagioni in Calabria, ‘affare’ da 36 mln

Reggio Calabria  – In Calabria la Guardia di finanza ha sequestrato due estese piantagioni di marijuana del tipo ‘Skunk’ a Roccaforte del Greco (Rc) e Bovalino (Rc); dalle infiorescenze si sarebbero ottenuti oltre 4.500 chili di sostanza stupefacente, che sul mercato al dettaglio avrebbero fruttato oltre 36 milioni di euro. Le indagini delle Fiamme gialle della compagnia di Melito Porto Salvo, anche con l’ausilio degli elicotteri della sezione aerea di Lamezia Terme (Cz) hanno permesso di individuare le due rigogliose piantagioni di cannabis di un tipo, lo ‘Skunk’ appunto, ottenuto fondendo le linee genetiche native del Messico (l’Acapulco gold), della Colombia (il Colombian gold) e quelle dell’Afghanistan. Trovate quasi 7000 piante nascoste all’interno di un fitto canneto, in alcune parti alto piu’ di 5 metri, e da alberi ad alto fusto; le piante erano di altezza media superiore a un metro e settanta nella piantagione di Bovalino, e ai due metri in quella di Roccaforte del Greco. Probabilmente il ricavato della vendita al dettaglio della marijuana ottenuta dalle infiorescenze era destinato a procurare un ingente introito alla criminalita’ organizzata della zona. Sotto sequestro anche l’intero impianto di irrigazione ‘a goccia’, costituito da tubi in gomma pvc, per un totale complessivo di circa 1,5 chilometri, e 4 timer per l’apertura/chiusura dell’impianto dell’acqua. Ancora in corso le indagini per la ricerca dei ‘titolari’ e gestori della piantagione, coordinate dai sostituti procuratori Massimo Baraldo della procura di Reggio Calabria e Rosanna Sgueglia di quella di Locri.

 

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