Periferie: Cgil, gravissimo per Reggio stop Governo al bando

Reggio Calabria  – La Cgil di Reggio Calabria – Locri “e’ seriamente preoccupata per le conseguenze che avra’ nei Comuni della Citta’ Metropolitana la scelta del governo gialloverde di sospendere le convenzioni per le erogazioni previste dal bando periferie, uno strumento pensato per consentire a molte citta’ di rispondere ai bisogni dei cittadini piu’ deboli all’interno delle aree piu’ degradate dei territori e per valorizzare aree in grado di produrre ricchezza, sviluppo e rigenerazione urbana per le comunita’ che le abitano”. E’ quanto si legge in un comunicato a firma del segretario generale Gregorio Pititto.
“Il governo – continua la nota della Cgil – sta operando un vero e proprio scippo, rendendo carta straccia impegni assunti con l’esecutivo Gentiloni come se tutto quanto fatto (anche di buono) in precedenza andasse automaticamente cancellato – dichiara Lo fa, fra l’altro, attraverso un provvedimento generalista come il decreto milleproroghe, dimostrando scarsa sensibilita’ istituzionale visto che in politica la forma e’ sostanza. Reggio perde cosi’ 58 milioni di euro: una cifra enorme per un territorio che ha un gap infrastrutturale e sociale di non poco conto rispetto alle altre citta’ metropolitane italiane. Oltre Reggio che si vede sottratti 18 milioni di euro, la lista di comuni che avevano vista approvati dei progetti avviati attraverso un percorso di ascolto e condivisione con le comunita’ e’ lunghissima: Africo, Caulonia, Locri, Gerace, Camini, Bianco, Stilo, Melito Porto Salvo, Siderno e tanti altri, per un totale di 40 milioni di euro di finanziamenti. Molte delle opere programmate si trovano gia’ in fase avanzata di progettazione – prosegue Pititto – Cio’ produrra’ dei seri problemi giuridici ai Comuni che hanno gia’ assunto degli impegni economici; comuni, mi tocca rammentarlo, che spesso hanno difficolta’ a gestire le spese ordinarie a fronte di bilanci strutturalmente deboli. Duole, inoltre, rilevare che lo spostamento delle risorse del bando periferie su un altro fondo, destinato a tutti i comuni italiani e non piu’ in base a progetti e graduatorie, finirebbe per favorire i Comuni del Nord. Il governo ha ancora modo di dimostrare di non volere retrocedere nelle politiche di sviluppo condiviso con i territori – conclude il segretario della Cgil reggina – non abbandonando i Comuni al loro destino e riconoscendo loro il diritto ad appaltare le opere per le periferie immediatamente”. rabbia (e i bisogni) delle comunita’ che rappresentano”.