Scuola: Nicolò(FdI), “in Calabria permane stato criticità”

Reggio Calabria – “Riprende l’impegno scolastico per oltre 275 mila studenti in Calabria mentre permangono, nella loro allarmante criticità, le questioni inerenti la condizione di sicurezza e staticità degli immobili che ospitano i plessi scolastici.
In merito, avevamo prodotto segnalazioni e atti di sindacato ispettivo funzionali alla rimozione di uno stato di fatto inaccettabile (interrogazione del 31 agosto 2016 in ordine al Piano di prevenzione del rischio sismico e del 20 agosto 2018 in ordine al rischio sismico degli edifici scolastici al fine di conoscere lo stato degli interventi e degli accertamenti).
Nella seduta del Consiglio Regionale del 12 settembre in merito al punto all’ordine del giorno afferente‘le emergenze ambientali, sicurezza territoriale e infrastrutture’, sono stati chiesti ulteriori approfondimenti e risposte risolutive rispetto alla vexata quaestio che riguarda l’edilizia scolastica calabrese”.
È quanto dichiara il consigliere regionale Alessandro Nicolò(FdI).
“La carenza di condizioni di sicurezza ed agibilità statica in gran parte degli edifici scolastici della nostra regione rappresenta un’emergenza atavicaper la quale servono provvedimenti immediati di manutenzione e una programmazione seria degli interventi in un territorio peraltro ad altissimo rischio sismico ed idro-geologico. I necessari interventi di demolizione e la costruzione di nuovi edifici all’insegna dei più moderni requisiti e standard costruttivi costituiscono un’esigenza ineludibile anche nell’ottica di scongiurare eventi pericolosi per l’incolumità degli studenti”.
Al contrario, puntualmente ad inizio di anno scolastico, si continuano a riscontrare dati allarmanti forniti dal Miur e dal Codacons secondo cui molte scuole nella provincia di Reggio Calabria, non sarebbero agibili o non avrebbero fornito il materiale documentale per sconfessare tale dato.
A più riprese ho segnalatol’insufficienza di politiche per l’edilizia scolastica richiamando il preoccupante dato del numero di cedimenti nei plessi scolastici della regione, la scarsa manutenzione delle aule, delle strutturee degli altri servizi. Un settore che riteniamo meriti grande attenzione da parte delle autorità preposte.
Servono maggiori stanziamenti statali rispetto alle risorse già destinate che risultano ancora largamente insufficienti rispetto alle croniche carenze e alle difficoltà che si trovano a fronteggiare gli Enti Locali nell’ambito di una programmazione da parte della Regione che deve essere attenta ed oculata. Occorre al contempo una modifica della legislazione nazionale atta ad eliminare le incongruenze normative in materia di responsabilità.
Vi sono due fronti di intervento- conclude Nicolò- che devono essere attivati parallelamente: la manutenzione ordinaria per garantire condizioni minime di fruibilità e dei servizi ed un piano di ammodernamento strutturaleche rispetti una precisa etassativa tabella di marcia”.