Ambiente: sequestri nel Reggino, contestato anche reato disastro

Reggio Calabria – Sono in tutto 53 gli indagati nell’ambito dell’operazione “Mala Depurazione”, condotta dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, che ha eseguito il sequestro di 14 impianti di depurazione di acque reflue disposto dal gip al termine di una indagine della Procura di Reggio Calabria. Tra gli indagati vi sono i dirigenti/funzionari delle societa’ che nel tempo hanno gestito gli impianti, i sindaci pro-tempore dei Comuni dove sono ubicati gli impianti o quelli capofila per quelli consortili, i dirigenti pro-tempore degli uffici tecnici-lavori pubblici. I reati contestati a vario titolo sono inadempimento di contratti di pubbliche forniture, omissioni d’atti d’ufficio, disastro ambientale, getto pericoloso di cose, attivita’ di gestione non autorizzata di rifiuti con smaltimento illecito degli stessi.

 

Ambiente: sequestri nel Reggino, 14 impianti in 7 comuni
Sono distribuiti su 7 comuni i 14 impianti di depurazione di acque reflue sequestrati dalla Capitaneria di Porto nell’ambito dell’operazione “Mala Depurazione” coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
In particolare i depuratori sono cosi’ distribuiti: a Reggio Calabria 6 impianti in localita’ Gallico, Pellaro, Paterriti, Armo, Oliveto e l’impianto consortile di Concessa; a Villa San Giovanni 1 impianto sito in localita’ Femia; a Scilla 2 impianti siti in localita’ Favazzina e Oliveto; a Bagnara Calabra 1 impianto sito in localita’ Cacili’; a Motta San Giovanni 2 impianti siti in localita’ Oliveto e Castelli; a Marina di San Lorenzo 1 impianto consortile sito in localita’ Agrifa; aCardeto 1 impianto in localita’ Calvario.

 

Ambiente: sequestri nel Reggino, impianti in custodia alla Regione
Sono stati dati in custodia giudiziale alla Regione Calabria i 14 impianti di depurazione di acque reflue sequestrati dalla Capitaneria di Porto nell’ambito dell’operazione “Mala Depurazione” coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. In particolare e’ stato nominato custode giudiziale di tutti gli impianti, con facolta’ d’uso, il dirigente del Dipartimento 11 Ambiente della Regione Calabria, Orsola Reillo. In capo al dirigente vi e’ pero’ l’obbligo di conformare urgentemente lo stato di fatto e diritto degli impianti alle prescrizioni di legge e di regolamento entro e non oltre 45 giorni dalla notifica del provvedimento cautelare.