Catanzaro: dipendente clinica ha figlio malato, colleghi cedono ferie

Catanzaro  – Donano le ferie a una collega affinche’ possa assistere il figlio malato. Protagonisti di questa bella pagina di solidarieta’ sono i dipendenti della clinica Sant’Anna Hospital di Catanzaro, struttura sanitaria che si occupa di cardiologia. E’ stata la stessa azienda a dare conto della storia perche’ – hanno spiegato i vertici del Sant’Anna Hospital in un comunicato- “in questi nostri tempi, che sembrano essere segnati dall’egoismo, ogni gesto di solidarieta’ diventa non solo notizia ma anche dovere di renderla pubblica”. Succede – ricostruisce la nota del Sant’Anna – che “moglie e marito, entrambi dipendenti dell’ospedale, abbiano un bimbo affetto da una patologia importante, che impone assistenza continua ma anche l’insostituibile calore degli affetti. E’ per questo che la mamma finisce presto per esaurire i suoi giorni di ferie. Non e’ un problema da poco e cosi’ il papa’, che dispone invece di ferie non ancora godute, chiede di poter cedere quei giorni alla moglie affinche’ questa possa assistere il figlio. L’azienda comincia a valutare l’ipotesi ma la notizia, inevitabilmente, “gira”, perche’ gli ambienti di lavoro sono fatti cosi’: si raccoglie una confidenza da un collega, la si condivide con un altro, poi un altro ancora e il problema di uno diventa rapidamente il problema di tanti. Gli stessi che a quel punto non esitano a mettere a loro volta a disposizione della collega giorni di ferie non ancora godute. In breve – prosegue la nota – le ore disponibili crescono, diventano giorni, tanti giorni donati a una mamma per la quale il tempo e’ diventata una variabile vitale”. Il management del Sant’Anna Hospital commenta: “Una certa retorica chiama questo genere di storie “gare di solidarieta’” ma a pensarci bene, non c’e’ alcuna gara. C’e’ solo il gesto che nasce dal profondo piu’ autentico di quella che fin dalla notte dei tempi chiamiamo umanita’ e che, appunto, merita di essere ancora raccontata. Il Sant’Anna Hospital – conclude la nota – e’ sempre stato orgoglioso del proprio personale, delle sue competenze, della sua professionalita’, della sua capacita’ di accogliere il malato che soffre. Quello che e’ accaduto, quindi, in fondo non stupisce piu’ di tanto. Di sicuro, pero’, fa immensamente piacere”.

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