Periferie: Callipo (Anci), sindaci calabresi mobilitati

Catanzaro – “Auspichiamo che da parte del governo possa esserci un ripensamento: noi come Anci continueremo la nostra battaglia”. Lo afferma il presidente dell’Anci Calabria, Gianluca Callipo, con riferimento alle polemiche sul blocco del bando per le periferie delle citta’ da parte del governo nazionale. “Ci siamo mobilitati fin da subito, insieme all’Anci nazionale e ai sindaci della citta’ interessate, perche’ a oggi – prosegue Callipo – la Calabria perde 103 milioni di finanziamento pubblico: sommando poi il cofinanziamento dei territori, si parla di investimenti complessivi di oltre 190 milioni. C’era la speranza, anche alla luce della promessa del presidente del Consiglio, Conte, che nell’ultima Conferenza unificata Stato-Citta’ all’ordine del giorno sarebbe stata inserita l’approvazione di una norma che avrebbe chiarito la questione, garantendo le risorse anche se spalmate in tre anni. Ma poi – sostiene il presidente dell’Anci regionale – questo punto e’ stato ritirato: il governo ha motivato il ritiro con una problematica tecnica, ma a noi questa sembra piuttosto una presa in giro”. Callipo aggiunge: “L’Anci nazionale ha quindi lasciato il tavolo dichiarando di non partecipare piu’ alla Conferenza fino a quando non saranno ripristinate le risorse tolte con un autentico scippo. Un grave scippo, sia perche’ vengono meno, con una scelta unilaterale, convenzioni bilaterali sottoscritte da istituzioni dello Stato e quindi viene meno il principio di leale collaborazione tra istituzioni repubblicane, sia, soprattutto, perche’ – rileva il presidente dell’associazione dei sindaci calabresi – si sottraggono risorse per le periferie delle nostre citta’, che hanno piu’ bisogno di interventi. Bisogna capire che non si tratta di soldi sottratti a Mario Occhiuto, a Sergio Abramo, a Giuseppe Falcomata’, ma ai calabresi delle citta’ piu’ importanti, e questo avviene nonostante le rassicurazioni gia’ avute in queste settimane e nonostante progetti gia’ da tempo avviati. Auspichiamo – conclude Callipo – che da parte del governo possa esserci un ripensamento: noi come Anci continueremo la nostra battaglia”.