M5s: Lorusso, attacco sconsiderato a stampa e Costituzione

Roma – I giornalisti italiani respingono gli attacchi alla democrazia e alla liberta’ di stampa. Il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Raffaele Lorusso, apre la conferenza stampa indetta sugli attacchi del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio al gruppo Gedi, stigmatizzando le frasi dell’esponente del M5s. Nella sala ‘celeste’ della Fnsi erano presenti, tra gli altri, i Cdr del gruppo editoriale, del presidente dell’ordine dei giornalisti, Carlo verna, del segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, alcuni componenti l’esecutivo nazionale del sindacato unitario. “E’ in atto – ha sostenuto Di Maio – un attacco sconsiderato al mondo dell’informazione. Ma noi diciamo: giu’ le mani dall’informazione e dall’art 21 della Costituzione. La storia e’ ormai chiara, si vogliono togliere i corpo intermedi perche’ scomodi. Come accade negli Stati Uniti, anche in Italia nel mirino di chi governa ci sono i giornalisti. L’avvertimento e’ chiaro: state attenti, vi togliamo di mezzo. Dicono di togliere la pubblicita’ delle aziende pubbliche – aggiunge Lorusso – ma si sappia che queste valgono solo l1,5% della pubblicita’ totale, ovvero 9,5 mln per tutti i quotidiani.
Poi l’attacco ai contratti di solidarieta’ e ai prepensionamenti, strumenti previsto nella legge sulla stampa. Allora – ha rimarcato il segretario della Fnsi – e’ chiaro che siamo di fronte ad uno schema ben preciso: togliere di mezzo stampa e impedirle di fare il proprio. Ma i giornalisti adesso reagiscono e dicono basta. Quando siamo convocati non per una conferenza stampa, bensi’ per registrare le “dichiarazioni stampa”, dobbiamo prendere l’abitudine di alzarci e andare via. Stessa cosa per i video diffusi via social”.
Lorusso ha anticipato che la categoria sara’ “rumorosa e unitaria. Ad agosto – ha concluso – negli Usa, 320 testate hanno pubblicato un comunicato in cui hanno preso le distanza dagli attacchi di Trump. Faremo una manifestazione pubblica nella quale metteremo al centro il valore dell’informazione, la difesa della Costituzione. Oggi, si sta tentando di delegittimare la Carta per aprire percorsi che nulla hanno a che fare con la storia di questo paese”.