Regione: Guccione, fallimentare azione contro rischio idrogeologico

Catanzaro  – Il consigliere regionale Carlo Guccione ha indirizzato un’interrogazione al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per sapere “quali sono le ragioni e le difficolta’ incontrate nel cantierizzare gli interventi” previsti per la mitigazione del rischio idrogeologico. “Non solo presidente di Regione ma anche commissario, questa volta nominato dal governo nazionale, per accelerare la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. 320 milioni per 165 interventi, ma – scrive Guccione – sono trascorsi 15 mesi dall’approvazione della delibera numero 355 del 31 luglio 2017 e ancora nessun intervento e’ stato cantierizzato. A questi devono essere aggiunti ancora oltre cento milioni residui dei 220 milioni dell’Accordo di programma quadro del 2010 che, a oggi, non si sono trasformati in progetti concreti. Ritardi che, alla luce di quanto accaduto in questi giorni con l’ondata di maltempo che ha devastato il territorio calabrese, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, in uno stato di emergenza perenne. Il paradosso tutto calabrese e’ che i soldi a disposizione della Regione, dunque, ci sarebbero ma non si spendono – afferma il consigliere regionale Guccione – e nel frattempo se ne chiedono degli altri per la mitigazione del rischio idrogeologico e dell’erosione costiera. Quanti sono i fondi non spesi e, a distanza di dieci anni, gli interventi non realizzati ma previsti dall’Accordo di Programma Quadro del 2010? “. Secondo Guccione “inoltre la Calabria e’ l’unica regione che pur avendo istituito il servizio di sorveglianza idraulica, non e’ ancora operativo. Non e’ possibile svolgere, ad esempio, il servizio di Piena. In piu’ e’ previsto il servizio di manutenzione che consiste “nell’esecuzione delle attivita’ di tenuta in efficienza dell’alveo e di sezioni particolari nonche’ di manutenzione dei versanti in relazione agli obiettivi definiti nella fase di pianificazione”. Ma – rileva il consigliere regionale – questi servizi non sono stati attivati. Servizi rimasti sulla carta che sarebbero stati utilissimi e forse avrebbero potuto scongiurare quello che e’ accaduto il 4 ottobre nell’alluvione di Lamezia ed evitare tante altre emergenze”. Guccione conclude: “E’ arrivato il momento di fare chiarezza ed evitare il rimpallo di responsabilita’. Il commissario-presidente dovrebbe rendersi conto al piu’ presto di aver fallito in questa missione. E mentre la Calabria continua a fronteggiare situazioni di emergenza, il commissario-presidente continua a voltarsi dall’altra parte, evitando di affrontare la questione, nonostante in questo campo il Governo abbia dato pieni poteri alla Regione”.