Riace: iniziativa a Reggio Calabria, “accanto a Lucano”

Reggio Calabria  – Un “presidio solidale accanto a Mimmo Lucano! Accanto a Riace! Contro il razzismo di Stato” e’ quanto e’ stato organizzato per martedi’ prossimo a Reggio Calabria da un coordinamento di cui fanno parte diverse realta’ reggine che fanno riferimento all’esperienza di Riace. Il presidio avrebbe dovuto inizialmente tenersi al Centro direzionale ma “la Questura di Reggio Calabria – spiegano gli organizzatori – ha vietato lo svolgimento di qualsiasi manifestazione nell’area del Ce.Dir. e nel circondario. Ci hanno detto che e’ una disposizione risalente al giugno scorso, ma in ogni caso – secondo gli organizzatori – e’ una disposizione antidemocratica in linea con le iniziative repressive portate avanti da Minniti prima e da Salvini adesso”.
“Voleva essere il nostro – scrivono gli organizzatori sulla pagina Facebook dell’evento – un presidio silenzioso e solidale per manifestare la nostra vicinanza a Mimmo Lucano, ma la notizia che il Ministero dell’Interno ha disposto la chiusura dei progetti Sprar di Riace ha bisogno di risposte altre rispetto al silenzio, ha bisogno di veder manifestare tutto il nostro dissenso rispetto alla deriva xenofoba che sempre piu’ sta investendo l’Italia. Per questo motivo il presidio in solidarieta’ a Mimmo Lucano si terra’ a Piazza Italia dalle ore 17, per denunciare la persecuzione politica che sta subendo Riace a quella Prefettura da dove e’ partito il primo attacco, e a ribadire che non rimarremo inermi di fronte alla distruzione di quel modello di accoglienza e di societa’”. E’ di ieri la notizia che il Dipartimento per le liberta’ civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, con una nota del 9 ottobre scorso, ha deciso il trasferimento dei migranti ospiti in accoglienza dallo Sprar del Comune di Riace, chiuso dopo avere accumulato una penalita’ di 34 punti in seguito alla procedura di verifica. Martedi’, inoltre, si terra’ anche l’udienza dinnanzi al Tribunale della liberta’, che discutera’ i risorsi presentati dai legali del sindaco Mimmo Lucano, finito agli arresti domiciliari nei giorni scorsi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti, e dalla Procura di Locri, avverso l’ordinanza del gip che ha concesso i domiciliari per quei due reati ma non per altri capi d’accusa.