Riace: Lucano dai domiciliari al divieto di dimora

Reggio Calabria – Ha riacquistato la liberta’ ma lontano dal suo paese. Si conclude con la decisione del Tribunale del riesame di Reggio Calabria la lunga giornata del sindaco sospeso di Riace, Domenico Lucano.
Stamattina alle 8.30 si e’ presentato al Centro direzionale della in compagnia del suo avvocato per l’udienza al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, dove e’ stato discusso il suo ricorso avverso l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Locri che su richiesta della Procura di Locri lo aveva mandato ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento del servizio di raccolta differenziata, nell’ambito dell’operazione “Xenia” condotta dalla Guardia di Finanza.
Un’indagine nata successivamente ai rilievi della prima ispezione su presunte irregolarita’ nella gestione del progetto migranti, e che nonostante la seconda ispezione, favorevole al “modello Riace”, qualche giorno fa ha determinato il Ministero dell’Interno alla revoca dei finanziamenti, irrogando 34 punti di penalita’, e alla chiusura dello Sprar, con i migranti che saranno trasferiti, su base volontaria. Anche Lucano, che esce dagli arresti domiciliari, dovra’ pero’ lasciare Riace, poiche’ il Tribunale Riesame – che oggi ha discusso per due ore il suo caso – nel revocare gli arresti domiciliari ha disposto il divieto di dimora a nel paese del Reggino per il sindaco che la rivista statunitense “Fortune” aveva inserito tra le 50 persone piu’ influenti del mondo, proprio grazie al modello di accoglienza sperimentato.
Proprio stamani al termine dell’udienza Lucano aveva rilanciato l’impegno per continuare a fare accoglienza a Riace, ma senza piu’ i soldi dello Stato. Nel pomeriggio in piazza Italia si e’ tenuto il presidio organizzato da varie sigle a sostegno di Riace e di Lucano. In serata la decisione del Tribunale del Riesame.

 

Riace: compagna Lucano dal divieto di dimora all’obbligo di firma
Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha alleggerito la misura cautelare anche per la compagna del sindaco sospeso di Riace Mimmo Lucano, Tesfahun Lemlem, accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il ricorso della donna e’ stato discusso stamani poco prima di quello di Lucano. Il Riesame ha revocato alla donna il divieto di dimora a Riace, e disposto l’obbligo di firma per due volte al giorno, alle 8 e alle 18.