Protezione civile: il bilancio di Tansi, “settore ripulito”

Catanzaro – “Il 18 novembre 2018, tra un mese esatto, scade il mio naturale mandato di dirigente della Protezione civile della Regione Calabria”. E’ quanto scrive, in un post su facebook, il capo della Protezione civile regionale, Carlo Tansi. “Il 19 novembre – prosegue Tansi – tornero’ a fare quello che ho sempre fatto e quello che so fare: il ricercatore presso l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle Ricerche. Tre anni volati via come il vento durante i quali ho cercato con tutte le mie forze di costruire una protezione civile adeguata alla regione italiana, la Calabria, nettamente piu’ esposta alle calamita’ naturali dove, a causa della mancata prevenzione, l’emergenza e’ diventata normalita’. Durante questi tre anni – rileva ancora Tansi – ho anche ripulito la Protezione civile regionale dal malaffare, denunciando sempre illeciti e soprusi alla autorita’ giudiziaria e contribuendo nelle indagini che hanno portato anche ad arresti. Per questo ho subito minacce di morte e attentati”. Nel post su facebook, il capo della Protezione civile regionale poi osserva: “Grazie al prezioso supporto dei miei collaboratori, abbiamo fatto risparmiare alla pubblica amministrazione oltre 1 milione e mezzo di euro all’anno, tra trasferimenti da locali privati a locali regionali, turnazioni e reperibilita’ di personale che, anche con mansioni di operaio, guadagnava fino a 6000 euro netti al mese. Il nostro innovativo sistema di protezione civile non solo e’ stato lodato piu’ volte dal capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, ma ha vinto il primo premio al forum nazionale della pubblica amministrazione. Abbiamo rivoluzionato il sistema del volontariato di protezione civile, sottraendolo alla politica e aprendolo a tutti. Abbiamo gestito con efficacia tantissime grandi emergenze e relative ordinanze, distribuendo decine di milioni di euro con equita’, trasparenza e legalita’. Abbiamo portato i Comuni dotati di piani di protezione civile dal 53% al 94%, supportando i sindaci nella redazione dei piani”. Tansi conclude: “Ce l’ho messa davvero tutta, tra mille difficolta’, con il cuore e con l’anima, per cambiare questo sistema. Avrei voluto fare di piu’. Pero’ quello che ho fatto mi gratifica enormemente perche’ durante questi tre anni ho sentito l’affetto e la stima della gente comune. Grazie alla gente comune ho trovato la forza per lottare in un contesto per me completamente nuovo e ostile, avvelenato da certi pochi nemici, poco credibili, di cui mi onoro di aver subito gli attacchi mediatici che mi hanno sferrato per denigrare la mia persona avendo toccato interessi e incrostazioni sedimentati per anni”.