Camera commercio Catanzaro: scontro aperto su commissariamento

Catanzaro – E’ scontro aperto tra la Camera di Commercio di Catanzaro e la Regione Calabria dopo che nei giorni scorsi, con proprio decreto, il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha deciso di commissariare l’ente camerale nominando quale commissario Giuseppe Franze’. Nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Camera di Commercio, Daniele Rossi, e il segretario generale dell’ente, Maurizio Ferrara, affiancati da alcuni componenti della Giunta e del Consiglio camerali, hanno annunciato che contro il provvedimento regionale e’ stato depositato ricorso al Tar Calabria e saranno presentati esposti anche alla Procura della Repubblica e all’Autorita’ Anticorruzione (Anac). Nell’incontro con i giornalisti Ferrara ha letto un documento nel quale il decreto del governatore Oliverio e’ definito “l’ultimo, maldestro e giuridicamente insostenibile, tentativo della Regione Calabria di rimettere mano sulla governance della Camera di Commercio di Catanzaro e, indirettamente, sull’Unione regionale delle Camere della Calabria”. Nel documento i vertici dell’ente camerale catanzarese hanno avanzato “il sospetto e’ che, visto il silenzio della Regione sulla questione degli organi ormai protrattosi da oltre 6 mesi e gli atti concludenti che in questo periodo hanno visto spesso fianco a fianco Regione e Camera di Commercio, la molla scatenante sia stata proprio la vicenda Unioncamere: giova sottolineare infatti – hanno ricordato Rossi e Ferrara – che l’ente catanzarese, rilevando possibili profili di illegittimita’ nella nomina dei vertici di Unioncamere Calabria aveva richiesto accesso agli atti e deliberato nella seduta dello scorso 9 ottobre di proporre ricorso amministrativo. Cosa che si sarebbe potuta ripetere anche per i successivi atti dell’Unione regionale. Come risolvere il problema? Eliminando gli attuali organi della Camera di Commercio di Catanzaro e nominando un commissario in linea con la strategia regionale”.
Rossi e Ferrara hanno poi scritto: “La Camera di Commercio di Catanzaro andra’ fino in fondo sia sotto il profilo amministrativo che civile. L’atteggiamento fino a oggi assunto dagli organi camerali, regolarmente nominati con atti e delibere mai impugnati da Regione o Ministero dello Sviluppo economico e ormai inoppugnabili, e’ stato sempre quello di muoversi negli stretti ambiti della legalita’ e nel rispetto istituzionale, senza, peraltro, percepire alcun genere di compenso, pur con posizioni e interpretazioni diverse, mai cavalcando l’onda di possibili speculazioni politiche o scandalismi”. Nel documento i vertici dell’ente camerale catanzarese hanno inoltre osservato che “di fatto la nomina del dottor Franze’ in sostituzione del precedente commissario, Giorgio Sganga, non produce alcun effetto sull’attivita’ dell’ente, essendo le funzioni dello stesso Sganga terminate con l’atto di insediamento del Consiglio camerale, convocato a suo tempo dalla stessa Regione e regolarmente operativo dalla data del 28 novembre 2017”. Secondo Rossi e Ferrara “a fronte delle pressioni e di ogni genere di eccesso, l’ente camerale non ha solo avviato i necessari ricorsi amministrativi ma ha deciso di trasmettere tutti gli atti di questa complessa vicenda, che ormai si protrae da anni, alla Procura della Repubblica e all’Anac affinche’ venga valutato se dagli atti dei vertici della Regione siano riscontrabili ipotesi di reato e comportamenti contrari all’interesse pubblico”.

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