Frana nel Crotonese: Anmil, in Calabria raddoppiate morti su lavoro

Catanzaro – “E’ la provincia di Crotone a piangere questa volta per l’ennesima tragedia sul lavoro dovuta all’inosservanza delle misure di sicurezza: ancora morti che si ripetono con una frequenza e una dinamica che non hanno nulla di nuovo, ma che sono inaccettabili perche’ potrebbero sempre essere evitate, eppure a queste morti sembriamo vergognosamente anestetizzati”. E’ questo il commento del presidente dell’Anmil (l’associazione degli invalidi del lavoro) della Calabria, Antonio Carlizzi, in merito al disastro verificatosi nella notte fra sabato e domenica nel Crotonese.
“Lo scorso mese – aggiunge – quando l’Inail ha diffuso, attraverso gli Open data, l’ultimo aggiornamento infortunistico relativo ai primi otto mesi (gennaio-agosto) del 2018, avevamo messo in preventivo un incremento delle vittime del lavoro consapevoli delle conseguenze dei due grandi tragici eventi verificatisi proprio nel mese di agosto: il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova e la strage di lavoratori extracomunitari in due gravissimi incidenti stradali accaduti in Puglia, vittime innocenti della pratica infame del caporalato. Nella nostra regione – sottolinea Carlizzi – sebbene le denunce di infortunio nei primi nove mesi del 2018 siano diminuite del 2,6% rispetto allo scorso anno, gli incidenti mortali sono piu’ che raddoppiati: da gennaio a settembre, infatti, sono stati denunciati 29 incidenti mortali, 16 in piu’ rispetto all’anno passato. Un dato che si conferma a livello nazionale dove le denunce di infortunio mortale, sempre nei primi nove mesi dell’anno, sono state ben 834 contro le 769 del 2017. Non si puo’ continuare ad assistere inerti a queste stragi – prosegue Carlizzi – ma occorre investire concretamente per proteggere la vita e la salute dei lavoratori, consapevoli che il costo umano e’ intollerabile e quello sociale un onere per tutti i cittadini: la nuova legislatura e’ ormai avviata da tempo ed e’ ora di smetterla di proporre ed elaborare piani di azione che vengono del tutto disattesi da anni”.

Carlizzi, poi, ricorda: “Circa due settimane fa, in occasione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Ministro del Lavoro nonche’ Vicepremier Di Maio e fino al Presidente Inail, abbiamo condiviso l’adozione di un impegno comune affinche’ si dia seguito ad un progetto di ampio respiro con l’obiettivo dichiarato di dimezzare gli infortuni e le morti sul lavoro nell’arco dei prossimi cinque anni – sottolinea il Presidente dell’Anmil calabria – ma ai buoni propositi ed alle convinte intenzioni serve prendersi ciascuno le proprie responsabilita’. Se ci crediamo e vogliamo ridare dignita’ al lavoro, il rispetto per la salute e la vita dei lavoratori non puo’ che essere considerato al primo posto di ogni azione. Ma e’ evidente – sottolinea Carlizzi – che si tratta di una sfida che deve prendere le mosse da un piano nazionale della sicurezza e solo attraverso un grande patto collaborativo comune tra istituzioni, imprese e parti sociali, possa portare alla concreta diffusione del concetto di rischio come elemento di crescita del sistema Italia utile, oltre che alla sicurezza, anche alla qualita’ e competitivita’ dell’economia nazionale, e che deve partire dalla scuola e da un sistema formativo non burocratico, ma capace di coinvolgere emotivamente e professionalmente i cittadini per una formazione vera, etica e partecipata, utilizzando anche il valore della testimonianza dell’infortunato come un antidoto esperienziale. Oggi per noi continua ad essere un momento di lutto e siamo vicini ai familiari delle vittime di cui comprendiamo pienamente il dolore per averlo vissuto sulla nostra pelle – conclude Carlizzi – ed e’ per questo che offriamo il nostro sostegno attraverso la nostra sede di Crotone affinche’ nessuna delle famiglie si senta lasciata sola”.

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