Ambiente: Brancaleone, “sfrattato” il centro recupero tartarughe

Brancaleone (Reggio Calabria) – Il Comune di Brancaleone chiede lo sgombero dei locali e dopo 12 anni di attvita’ chiude il centro recupero tartarughe marine. La lettera del Comune, riferiscono i responsabili del centro riporta che “Ferservizi (Gruppo Ferrovie dello Stato) non intende piu’ rinnovare il contratto di comodato d’uso al Comune di Brancaleone per i locali della stazione ferroviaria che dal 2006 ospitano il CRTM di Brancaleone (concessi in comodato d’uso dal suddetto Comune alla nostra onlus, la quale ha sempre provveduto ad autofinanziarsi nella gestione senza MAI gravare su alcuna istituzione) e chiede, quindi, di tornarne in possesso. Un fulmine a ciel sereno che ci lascia attoniti e senza parole. A nulla – si legge – e’ valso il nostro impegno che, in questi anni, ha portato la piccola cittadina di Brancaleone ad avere una risonanza mediatica positiva a livello nazionale e internazionale per quanto concerne la tutela e conservazione delle tartarughe marine, attirando l’interesse degli autori di programmi di tiratura nazionale come Si’ Viaggiare, Linea Blu, Quante Storie, L’Arca di Noe’, fino alla partecipazione in un documentario della BBC”.
“Siamo molto rammaricati – continua la nota – da questa decisione, ma non e’ in nostro potere risolvere la questione burocratica tra Ferservizi e Comune di Brancaleone. Proprio adesso che eravamo riusciti ad avviare i lavori di ristrutturazione (una parte dei quali a carico nostro e una parte a opera di Ferrovie dello Stato) per riparare i danni dovuti all’alluvione, ci troviamo costretti a sgomberare la struttura e sospendere ogni attivita’. Ci abbiamo provato con tutte le nostre forze ma – siegano dal centro di recupero – non essendoci alternative, siamo costretti a chiudere definitivamente il CRTM di Brancaleone, una piccola realta’ della costa ionica calabrese che, in 12 anni, ha tratto in salvo oltre 600 tartarughe marine vittime della pesca e dell’inquinamento, ospitato e formato oltre 1000 volontari e studenti, sensibilizzato circa 8000 scolari e diverse decine di migliaia di turisti e visitatori della struttura”.