Operazione “Quinta Bolgia”, Galati contesta ogni addebito

Lamezia Terme – L’ex parlamentare Giuseppe Galati tratto in arresto il 12 novembre scorso dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, su richiesta della locale Dda, nell’ambito dell’operazione “Quinta Bolgia”, che ha portato all’esecuzione di 24 provvedimenti restrittivi a carico di persone ritenute legate, a vario titolo, alla ‘ndrangheta, e’ comparo questa mattina davanti al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma per essere sottoposto al rito dell’interrogatorio di garanzia. Da quanto si e’ appreso Galati, assistito dagli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Cerra, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato. Comunque avrebbe contestato ogni addebito, negando categoricamente ogni rapporto con soggetti vicini alla criminalità organizzata. Per Galati, ex sottosegretario alle Attivita’ Produttive e parlamentare del centrodestra per quattro legislature, sono stati disposti i domiciliari.
Galati, 57 anni, e’ stato negli ultimi anni uno dei protagonisti di maggior rilievo della politica calabrese nell’ambito del centro destra. Proveniente dalla Democrazia Cristiana, aderi’ nel 1994 al Ccd e fu eletto deputato una prima volta nel 1996. Rieletto nel maggio del 2001, ebbe l’incarico di sottosegretario nel secondo e nel terzo governo Berlusconi, mantenendo il mandato parlamentare fino alla passata legislatura durante la quale era approdato al movimento Ala di Denis Verdini dopo aver lasciato Forza Italia, partito al quale aveva precedentemente aderito. Nelle elezioni del 4 marzo scorso aveva tentato senza successo la rielezione, candidandosi con la lista “Noi con l’Italia” nel collegio di Avellino.

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