Polizia: Fps, istituire Unita’ pronto intervento a Cosenza

Catanzaro  – Il sindacato del sindacato Fps della Polizia di Stato, attraverso il segretario generale Valter Mazzetti, ha chiesto al Dipartimento della Pubblica sicurezza di istituire una Unita’ operativa di pronto intervento a Cosenza, evidenziando che si tratta di una “necessita’ inderogabile per aumentare la sicurezza del territorio e dei cittadini”. Secondo l’organizzazione sindacale, l’unita’ operativa potrebbe avere sede nel Reparto Prevenzione Crimine “Calabria settentrionale” sito a Rende “per soddisfare le attuali e future esigenze di sicurezza della regione Calabria in relazione ad un tessuto socio-economico che gia’ presenta fondate criticita’, delle quali si riassumono, a seguire, alcuni aspetti”.
Il sindacato Fps ha sottolineato diversi aspetti, quali il pericolo terrorismo nazionale e internazionale, gli obiettivi sensibili, la criminalita’ organizzata, analizzando punto per punto. Nella lettera al Ministero dell’Interno, si fa riferimento, dal punto di vista del pericolo terrorismo, al fatto che “la provincia di Cosenza potrebbe apparentemente sembrare non rappresentare un possibile obiettivo di attacchi di matrice terroristica integralista/islamica, in quanto centro urbano non di grandi dimensioni. Giova, a tal proposito, ricordare il clamoroso arresto di un “Combattente Straniero”, operato dalla Digos di Cosenza, in una piccola localita’ della provincia. Nell’attuale Casa circondariale di Rossano vi e’ un importante numero di detenuti riconducibili all’integralismo islamico, peraltro, nella medesima struttura, si sta approntando un’ala interna destinata alla detenzione di condannati in via definitiva per terrorismo nazionale interno”.

Condizione critica anche per la presenza della ‘ndrangheta, dove “non si possono certamente sottovalutare le attivita’ della criminalita’ comune ed organizzata, come la recente recrudescenza dei reati predatori”.
Per gli obiettivi sensibili e’ stata ricordata la presenza del “museo della Cattedrale di Rossano e’ custodito il “Codex Purpureo”, rarissimo manoscritto miniato del VI secolo dei Vangeli di Marco e Matteo, di altissimo valore simbolico Cristiano, che, a ragion veduta, potrebbe essere obbiettivo di attacchi terroristici di estremismo islamico. Nel comune di Rende, nei pressi di Contrada Cutura – prosegue il sindacato – e’ situato un deposito blindato, sorvegliato da guardie particolari giurate, che contiene a volte anche cospicue somme di denaro”.Il sindacato si e’ soffermato sul fatto che “in tutta la regione Calabria non e’ stata implementata o prevista una squadra operativa di pronto impiego”.