Movimento Cristiano Lavoratori il primo dicembre a congresso

Lamezia Terme – “Forti della nostra identità, attraverso il lavoro, costruttori di speranza in Italia e in Europa”. Questo, il tema del XIII Congresso Regionale del MCL che si celebrerà sabato 1 dicembre. I lavori saranno presieduti da Fortunato Romano, Responsabile Enti Locali della Presidenza Nazionale MCL, e verranno aperti con la relazione del presidente regionale Vincenzo Massara, cui seguiranno gli indirizzi di saluto di Mons. Luigi Antonio Cantafora, dei rappresentanti istituzionali e delle realtà sociali.

MCL in questi anni, informano in una nota “è stato fermamente coerente nel suo essere movi­mento di popolo: tra la gente e per la gente. Un impegno costante mirato a rappresentare un punto di riferimento in una regione attraversata da incertezze che hanno creato disgregazione sociale e diseguaglianze crescenti. Una regione che stenta a trovare percorsi di ripresa economica, priva di progetti di svilup­po e di crescita. Questa situazione ha contribuito ad alimentare la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni, viste come entità lontane dai bisogni e dalle aspettative della comunità civile, una comunità che non si sente più rappresentata ed è, quindi, anche esclusa da ogni forma di partecipazione. Oggi diventa sempre più urgente riannodare i fili di una società sfilacciata e in profonda crisi valoriale, una crisi strettamente collegata a quella economica. Siamo consapevoli che è possibile una più convinta e forte partecipazione all’interno dei processi sociali e politici, come è possibile anche tornare ad una visione dell’uomo e del lavoro che rimetta concretamente la persona umana al centro. Questo è il tempo della consapevolezza e della responsabilità, ma dobbiamo guardare con chiarezza al percorso da seguire potenziando le basi e i riferimenti culturali e valoriali”.

Per il Presidente MCL Calabria “Siamo di fronte ad un necessario tempo nuovo. È necessario un percorso educativo e formativo che possa offrire strumenti di discernimento della realtà. Un percorso che deve ve­dere protagonisti soprattutto i giovani, ai quali bisogna consegnare una regione che dia loro opportunità di lavoro e di crescita. Giovani che vanno preparati a essere nuova classe dirigente di cui vi è un estremo bisogno. Puntare sulla loro preparazione, professionalità, sulla loro capacità di innovazione e sulla loro creatività. Oggi la politica ha mortificato ogni loro aspettativa. Il nostro ruolo è quello di diventare protagonisti sempre più attivi, di assumerci con responsabilità e coerenza un ruolo principale nel cambiamento e per il cambiamento. Va riaffermata l’essenzialità del lavoro per la dignità dell’uomo e per lo sviluppo di tutta la comunità; Bisogna far emergere le tante ricchezze ambientali, turistiche, culturali, agroalimentari, industriali e, soprattutto, umane; Riaffermare il valore e il ruolo della famiglia, sulla quale si fa tanta retorica, mentre gli interventi a sostegno e a tutela sono solo marginali. Questi alcuni temi al centro del dibattito congressuale. Da queste considerazioni nasce l’idea del tema congressuale, un tema che vuole racchiudere in sé la storia di un Movimento popolare, europeista che, attra­verso il Vangelo del lavoro, s’impegna per costruire e offrire spazi e percorsi di futuro e di speranza”.