Scuola polizia Vibo,edificio intitolato a Antonio Montinaro

Vibo Valentia – La “Palazzina Studi e Corsi” della Scuola Allievi agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia é stata intitolata ad Antonio Montinaro, Medaglia d’oro al valore civile, vittima della strage di Capaci. La cerimonia d’intitolazione si é svolta stamattina alla presenza del Capo della Polizia, Franco Gabrielli, e di Pina Montinaro, moglie dell’agente, che si formò, quando fu assunto in Polizia, proprio nella Scuola di Vibo. “Il messaggio contenuto in questa intitolazione – ha detto Pina Montinaro – è molto importante e mi riempie di orgoglio. Lo stesso orgoglio che devono avere tutti poliziotti che passano da questa scuola”. “Provo tanta amarezza ma anche tanta rabbia – ha aggiunto – perché chi avrebbe dovuto tutelare gli uomini dello Stato non lo fece. Per fortuna la maggior parte dello Stato è costituito da persone perbene e l’iniziativa odierna ne è la dimostrazione, con la presenza del prefetto Gabrielli, che si é dimostrato sempre vicino ai familiari delle vittime”.

 

Polizia: Gabrielli, “Superare spread fra cittadini e istituzioni”
“Lo spreed vero che attanaglia il Paese e’ la distanza che oggi passa fra i cittadini e le istituzioni che devono essere credibili. Come ha ripetuto il giudice Rosario Livatino prima di essere ucciso, quando moriremo non ci chiederanno se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili. Per essere degli ottimi poliziotti, quindi, bisogna imparare a camminare con le scarpe nel fango senza sporcarsele, perche’ questa e’ la missione della polizia”. E’ quanto affermato oggi dal capo della Polizia, Franco Gabrielli, a Vibo Valentia dove alla Scuola Allievi Agenti ha presieduto la cerimonia di intitolazione della “Palazzina nuova” della scuola alla memoria dell’assistente capo Antonio Montinari, medaglia d’oro al valor civile, caduto nella strage di Capaci insieme al giudice Giovanni Falcone e che aveva iniziato la sua carriera in polizia propria nella scuola di Vibo Valentia.
“In questi 26 anni dalla strage di Capaci – ha spiegato Gabrielli – fondamentale e’ stato il ruolo di Tina Montinari, la vedeva di Antonio il cui ruolo e’ stato importantissimo per far capire il sacrificio di chi ha dato la vita per lo Stato e per far capire ai giovani poliziotti la gravosa missione che li attende”.

Polizia: Gabrielli, “Scuola Vibo Valentia non deve chiudere”
“La scuola di polizia di Vibo Valentia non puo’ e non deve essere soppressa. Ho chiesto all’intero Governo ed al ministro dell’Interno di salvaguardare questo importantissimo presidio di legalita’”. Lo ha detto oggi nella citta’ calabrese il capo della Polizia, Franco Gabrielli.
“La cosiddetta “finanza creativa” tesa a far risparmiare le spese inutili allo Stato – ha aggiunto il capo della Polizia – non puo’ essere fatta sul tema della sicurezza, sulla pelle e sulla carne dei cittadini. Dopo Caserta, andando verso il Sud, la scuola di polizia di Vibo e’ l’unica scuola e oltre ad un messaggio sbagliato che si darebbe all’intero Paese se venisse chiusa, avremmo un presidio di legalita’ in meno su un territorio come quello di Vibo Valentia e la sua provincia dove, nonostante la presenza di un enorme patrimonio storico e culturale, oltre che paesaggistico, ci si ritrova agli ultimi posti per qualita’ della vita e prima in classifica per numeri di omicidi rispetto agli abitanti”.

Polizia: Gabrielli,”No fusione forze ordine,ogni divisa una storia”
No alla fusione delle diverse forze di Polizia. Lo dice Franco Gabrielli, che e’ stato oggi a Vibo Valentia in visita alla locale Scuola di Polizia. “Io non ho dipendenti – ha detto il capo della Polizia – ma dipendo da tutti i poliziotti e quindi anche dai loro comportamenti eventualmente sbagliati. Ecco perche’ e’ fondamentale per la Polizia il tema dei comportamenti e dell’etica. Io servo la Polizia ed il concetto ed il verbo “servire” e’ importantissimo in Polizia. Chi delinque indossando una divisa sbaglia due volte, verso se stesso e verso l’intero corpo. La divisa non puo’ mai essere disonorata perche’ ogni divisa, di ogni forza dell’ordine, rappresenta una storia. La storia dei sacrifici di chi ci ha preceduti. Ecco perche’ sono contrario – ha spiegato Gabrielli – ad ogni fusione fra le forze di polizia, proprio perche’ ogni divisa ha una storia”.

Mafia: questore Vibo, Montinaro esempio per giovani poliziotti
“Antonio Montinaro, capo scorta del giudice Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci, si e’ formato nella Scuola Allievi e Agenti di Vibo Valentia. Un esempio per tutti i giovani poliziotti e proprio per questo ho voluto realizzare un cortometraggio che oggi regaliamo a Tina Montinaro, la moglie di Antonio che ci onora oggi della sua presenza a Vibo insieme al capo della Polizia Franco Gabrielli che ritorna a Vibo per la terza volta da giugno”. E’ quanto affermato oggi dal questore di Vibo Valentia, Andrea Grassi, in occasione della cerimonia di intitolazione della “Palazzina Nuova” della Scuola Allievi Agenti di Vibo alla memoria di Antonio Montinaro.
“Nel 1992 quando si verifico’ la strage di Capaci – ha detto – io ero a Bologna e sono arrivato a Palermo dopo le stragi. Oggi sono questore grazie a Franco Gabrielli e lo sono a Vibo Valentia, una realta’ ultima per qualita’ della vita e prima per numero di omicidi. Ho imparato, pero’, che, come scriveva il grande scrittore Corrado Alvaro, i calabresi vogliono essere parlati ed ascoltati, ed e’ quello che dobbiamo saper fare come poliziotti”.

Mafia: Tina Montinaro, “Strage Capaci non ci ha fermati”
“Sappiano i mafiosi che non ci hanno fermato perche’ siamo andati avanti lo stesso e la macchina dove e’ morto Antonio di chilometri ne ha macinati lo stesso, in tutta Italia. Sono orgogliosa che la Scuola di Polizia di Vibo Valentia, la scuola di Antonio, intitoli oggi alla sua memoria una palazzina. Franco Gabrielli e’ un grande capo della Polizia. La sua vicinanza e’ stata sempre importante per noi, e’ una persona che sta sempre dalla parte dei poliziotti”. Lo ha detto oggi, a Vibo Valentia, Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, capo della scorta del giudice Falcone, morto nel 1992 nella strage di Capaci. Tina Montinaro e’ impegnata nella diffusione dei valori della legalita’, grazie anche alle iniziative della sua Associazione Quarto Savona Quindici (nome in codice dell’auto blindata sulla quale viaggiava suo marito) che, attraverso un ideale percorso di memoria in marcia, porta in giro per l’Italia la testimonianza e il valore simbolico di quello che resta di quell’auto, esposta oggi al centro del cortile della scuola per la formazione degli agenti di Vibo Valentia, dove e’ stato in visita il capo della Polizia, Franco Gabrielli.