Dl sicurezza: al via espulsioni dal Cara piu’ grande d’Italia

Crotone – E’ sul Cara di Isola Capo Rizzuto, il centro d’accoglienza per richiedenti asilo piu’ grande d’Italia con i suoi 1.200 posti, che il Decreto Sicurezza varato dal governo e’ destinato a produrre gli effetti piu’ consistenti. Da ieri sera, su disposizione della Prefettura di Crotone chiamata ad ottemperare alle prescrizioni del Dl sicurezza, dal Cara sono iniziate le espulsioni di migranti che proseguiranno a scaglioni nei prossimi giorni.
Le prime 24 persone, tutti rifugiati in possesso di un permesso umanitario che in virtu’ delle nuova normativa non ha piu’ valore, hanno lasciato la struttura nel tardo pomeriggio: tra loro una famigliola con una bimba di appena cinque mesi, nata a Crotone nel maggio scorso, una donna incinta, tre donne vittime di tratta, due ragazzi con problemi psichiatrici, accompagnati fuori dal cancello dagli uomini delle forze dell’ordine e lasciati all’ingresso con i loro bagagli mentre un altro gruppo di giovani migranti che in precedenza aveva inscenato un sit in all’interno del Cara rifiutando di abbandonare la struttura e’ stato trasportato a bordo di un pullman alla stazione ferroviaria.
La bimba di cinque mesi con i genitori e’ stata presa in consegna dalla Croce rossa presso i cui locali restera’ ospite per 20 giorni; quattro ragazzi sono stati accolti momentaneamente dalla cooperativa sociale Agora’, mentre le donne vittime della tratta dovranno essere inserite nel circuito antiviolenza.

Per tutti, comunque, sara’ necessario trovare una soluzione. Gli altri migranti, quasi tutti ventenni, hanno preferito allontanarsi e raggiungere la “bidonville” sorta nei pressi del cavalcavia nord di Crotone, a poca distanza dalla stazione ferroviaria. L’emergenza e’ destinata ad acuirsi nei prossimi giorni quando sono previste altre espulsioni dal Cara: entro fine mese saranno piu’ di duecento le persone che dovranno abbandonare il centro e presumibilmente vagheranno per la citta’.
“Il dl Salvini – ha commentato Pino De Lucia, responsabile immigrazione di Legacoop Calabria – e’ il decreto dell’insicurezza perche’ mette per strada centinaia di persone con permesso di soggiorno che fino ad ora erano ospiti dei centri di accoglienza. Inoltre, i costi sociali per eventuali casi speciali (minori, malati, disabili) saranno tutti a carico dei Comuni nei quali si trovano i migranti con un notevole aggravio per le casse pubbliche”.
Per la Cgil dell’area vasta Crotone, Catanzaro, Vibo, la norma “non fara’ altro che peggiorare il degrado sociale e lo stato di abbandono di persone inermi e bisognose di assistenza. Ora che questi effetti si realizzeranno sul territorio diviene indefettibile l’intervento delle istituzioni volto a contrastare la disumanita’ e le conseguenze reali in termini di integrazione e pacifica convivenza”. Il sindacato spiega che “per effetto delle nuove norme volute dal ministro Salvini, i titolari del permesso di soggiorno per motivi umanitari, tipologia cancellata dal decreto, non potranno essere ospitati nel circuito di prima accoglienza, nel quale possono permanere solo i soggetti in attesa della risposta alla domanda di protezione internazionale, e non possono entrare nel sistema di seconda accoglienza (Sprar) riservato ai titolari della protezione internazionale”.

,