Sanita’: Scura, quasi 4 anni in Calabria fra scontri e tensioni

Catanzaro – E’ durata 3 anni e 9 mesi la guida della sanita’ calabrese da parte del Massimo Scura, avvicendato ieri sera nel ruolo di commissario dal governo nazionale con il generale dell’Arma dei Carabinieri, Saverio Cotticelli. Nominato dal governo Renzi nel marzo 2015, Scura, ingegnere chimico con un passato manageriale nella sanita’ toscana, ha dato vita a una gestione del settore calabrese caratterizzata anche da scontri e polemiche, soprattutto con il governatore, Mario Oliverio. Fin dai suoi primi passi in Calabria, i rapporti con Oliverio sono stati tesi: il presidente della Regione contestava al commissario di non voler concordare alcuna decisione, a sua volta Scura denunciava i tentativi di interferenza da parte del governatore e della politica regionale e persino un vero e proprio boicottaggio ai suoi danni, dall’assegnazione di una sede non consona alla struttura commissariale allo svuotamento dell’organico del Dipartimento regionale Tutela della Salute.
Lo scontro tra Scura e Oliverio ha raggiunto l’apice in due occasioni: la prima sulle assunzioni, che il commissario decreto’, sia pure a fatica, finendo con l’entrare il conflitto non solo con il governatore ma anche con il delegato della Giunta, Franco Pacenza, e con l’allora dg del dipartimento, Riccardo Fatarella, e la seconda nel novembre 2017, con il governatore che platealmente, all’ospedale di Praia a Mare (Cosenza), denunciando le drammatiche condizioni del settore, chiese al governo Gentiloni la rimozione di Scura e la fine del commissariamento e minacciando di incatenarsi a Palazzo Chigi nel caso le sue richieste non fossero state accolte.

Ma Scura ha avuto un’interlocuzione complicata anche con il sub commissario Andrea Urbani, sempre sul tema delle assunzioni che quest’ultimo non controfirmo’, e con gli operatori privati del settore. Cliniche private e laboratori ambulatorialihanno fatto spesso ricorso al Tar contro i decreti commissariali sui budget, ritenuti penalizzanti e incoerenti. Scura, tuttavia, e’ sempre riuscito a restare in sella, anche se, con il cambio di governo dopo le elezioni politiche dello scorso 4 marzo e l’arrivo al governo di una maggioranza Lega-Movimento 5 Stelle, mai tenero con il commissario, per lui, negli ultimi mesi, la permanenza alla guida della sanita’ calabrese si era fatta molto difficile, anche alla luce dei riscontri negativi dei tavoli di monitoraggio ministeriali sul settore sanitario regionale, ancora alle prese con il mancato raggiungimento degli standard nazionali sui Lea (livelli essenziali di assistenza) e con il mancato pareggio di bilancio nonostante nove anni di Piano di rientro e otto anni di commissariamento.
E ieri l’era di Scura e’ stata chiusa definitivamente dal Consiglio dei ministri, che ha nominato Cotticelli, affiancandolo con il sub commissario Thomas Schael.