Comune Cassano: Papasso, “Avanti a testa alta”

Cosenza – “Il Tar del Lazio, purtroppo, non ha accolto il nostro ricorso avverso lo scioglimento del consiglio comunale”. Lo scrive, amareggiato, in una nota, l’ex sindaco di Cassano allo Ionio (Cosenza), Giovanni Papasso, il giorno dopo il pronunciamento del Tar sullo scioglimento del Comune del cosentino, avvenuto nel novembre del 2017, per presunti condizionamenti della criminalita’ organizzata. “Le tesi sostenute nel pronunciamento, se analizzate correttamente, sono da giudicare superficiali, frettolose ed aberranti sul piano giuridico. Infatti, si evince molto chiaramente – scrive Papasso – che gli organi decisionali non sono entrati assolutamente nel merito del ricorso, ove e’ evidenziata, dettagliatamente, la verita’ sui punti individuati dalla commissione di accesso. Non e’ stata, altresi’, per niente esaminata ed approfondita tutta la montagna di documentazione a riguardo presentata”. “La decisione testimonia, ancora, che non e’ stata tenuta in nessuna considerazione la sentenza del Tribunale di’ Castrovillari che, al contrario, – sottolinea Papasso – entra nel merito delle singole questioni, le approfondisce, le esplicita e conclude in maniera positiva rispetto alle puntuali argomentazioni fornite dal sindaco”. “L’unica nota positiva riscontrata e’ in ordine alla posizione del sindaco. La sentenza afferma che “la sola partecipazione al funerale di uno stretto parente, ritenuto contiguo a una famiglia criminale, – si legge nella nota – non e’ un dato in se sufficiente a dimostrare la capacita’ delle organizzazioni malavitose di condizionare l’operato del primo cittadino”. Bonta’ loro!”. Papasso parla anche di sentenza “fortemente appellabile” e annuncia che “la battaglia contro l’ingiustizia andra’ avanti in tutte le sedi ed a testa alta, particolarmente per difendere i cassanesi da una ignobile e infamante accusa”.

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