Camera Commercio lascia Corap e valuta uscita da LameziaEuropa

Catanzaro – La Giunta della camera di Commercio di Catanzaro ha ratificato la determinazione firmata dal presidente Daniele Rossi lo scorso 11 dicembre con cui si e’ espressa la volonta’ di non mantenere la partecipazione nel Corap (Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attivita’ Produttive) e di non assumere, di conseguenza, alcune onere a copertura delle perdite di esercizio relative agli anni 2016 e 2017, ne’ di sottoscrivere alcuna quota di ricapitalizzazione. “La situazione del Corap per certi versi puo’ definirsi paradossale – ha spiegato Daniele Rossi – Il consorzio e’ nato in maniera anomala con una legge regionale che ha affidato tutti i poteri ad un commissario straordinario e che ha relegato i soci ad un ruolo di semplici spettatori, senza diritto di riunione in assemblea, senza diritto di voto, senza nulla. Oggi il Corap si ritrova con un disavanzo di 26 milioni di euro, con la necessita’ di ricapitalizzazione e senza alcun progetto vero di rilancio. Per queste ragioni – ha detto – – abbiamo deciso di preservare l’ente camerale e di non mantenere la partecipazione che sara’ dismessa nelle forme di legge”.
Nell’ambito di una piu’ ampia discussione sulla razionalizzazione periodica delle partecipazioni camerali, la Giunta ha focalizzato il lavoro sull’attuale situazione di LameziaEuropa, la societa’ costituita nel 1997 per promuovere, attraverso l’attivazione di risorse private e finanziamenti regionali, nazionali e comunitari ed una mirata politica di marketing territoriale, la valorizzazione produttiva delle aree dismesse ex Sir di Lamezia Terme.

“Gia’ un anno fa – ha sottolineato Rossi – in coerenza col piano gia’ avviato dall’ex commissario straordinario,la Giunta camerale aveva deliberato l’uscita della Camera di Commercio di Catanzaro da LameziaEuropa. A quella delibera non e’ stato concretamente dato seguito in attesa di conoscere il piano industriale per il rilancio della societa’. Ad oggi, pero’, nonostante l’avvicendamento al vertice nulla e’ cambiato e nei prossimi giorni daremo formalmente una scadenza per la ricezione del piano industriale che ci consentira’, dopo la sua analisi, di decidere concretamente il percorso da seguire. Ad oggi – ha aggiunto Rossi – ci sono poi alcuni ulteriori fattori che impongono, a norma di legge, la nostra uscita: il numero degli amministratori (5) che e’ superiore a quello dei dipendenti (3), un fatturato inferiore a 500 mila euro annui e quattro degli ultimi cinque bilanci chiusi in perdita”.
La Giunta ha inoltre preso atto della graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per l’assegnazione di una borsa di studio per la riorganizzazione della biblioteca camerale e ha deliberato di procedere al conferimento di una borsa di studio full-time e di una borsa di studio part-time ai primi due nominativi in graduatoria. “Il percorso formale e’ ormai praticamente concluso – ha precisato Rossi – e il prossimo passo, subito dopo la formalizzazione delle due borse di studio, sara’ il concreto ripristino dell’operativita’ della biblioteca camerale e la sua effettiva fruibilita’ ai cittadini”.

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