Pedopornografia: associazione “Peter Pan”, “No a patteggiamento”

Catanzaro  – “In 5 anni cinquecento persone colpevoli di avere ceduto e detenuto materiale pedopornografico se la sono cavata con l’applicazione premiale del patteggiamento, non scontando un giorno di carcere e non avendo nemmeno la menzione della pena”. Lo afferma il giornalista e sociologo Mario Campanella, Presidente dell’associazione “Peter Pan” che contrasta la pedofilia. Campanella, autore con Don Fortunato di Noto del libro “Lettera a una bambina molestata”, pubblicato nel 2012, si rivolge al ministro Salvini “che ha mostrato – dice – sensibilita’ sul tema. Il 600 ter esclude gli altri reati dalla possibilita’ di applicazione dell’art 444 del codice di procedura penale (patteggiamento) ma rimane questo vulnus inconcepibile, giacche’ non puo’ essere l’interesse economico quello prevalente nella cessione di foto e video che hanno come tristi protagonisti i bambini, vittime di quello che e’ un crimine. Paradossalmente – scrive Campanella – ma non piu’ di tanto, chi patteggia senza menzione puo’ diventare maestro elementare e questo e’ troppo: 500 persone sono rimaste senza sanzione in un quinquennio pur in presenza di un reato gravissimo. Basterebbe un decreto legge – conclude il Presidente di Peter Pan rivolgendosi a Salvini – con il quale si esplicita che tutti i reati pedopornografici sono esclusi dall’applicazione dell’art 444 del cpp e avremmo ottenuto un importante successo nella lotta a questo odioso crimine”.