Consorzio Blu: rivedere quote Ue sulla pesca del tonno

Cosenza – La Calabria con i suoi 800 km di costa e con la sua ricchezza ittica da diversi anni ormai “regala” il suo pescato, nello specifico il tonno rosso, ad altre regioni e nazioni europee.
La pesca del tonno e con essa la piccola pesca artigianale negli anni si è ridotta a causa della ripartizione “quote tonno” da parte dell’Unione Europea.
Eppure la Calabria ne è ricca e in alcune aree, come Vibo Valentia, la pesca del tonno aveva una sua storia, ricordiamo Bivona e la “Mattanza del Tonno”.

Questo tipo di pesca, ora vietata in Calabria, fino a dieci anni addietro impegnava nel vibonese oltre 150 persone, posti di lavoro che si son persi nell’ultimo decennio con tutte le ripercussioni socio-economiche per la Provincia di Vibo, che secondo gli ultimi report della Svimes e i dati Istat è la provincia più povera d’Italia.
Perché dunque perdere un patrimonio storico-culturale ed una economia reale?
Per questi motivi il Presidente del Consorzio Blu Calabria dott.ssa Innocenza Giannuzzi e il vice Presidente Roberto Incoronato hanno richiesto ed ottenuto un incontro che si è tenuto nella giornata odierna presso il Ministero delle Politiche Agricole con il Sottosegretario di Stato on. Franco Manzato su delega del Ministro on. Gian Marco Centinaio.
Dare forza alle economie locali calabresi, in questo caso ittiche, vuol dire dare forza ad un territorio dal punto di vista economico ma anche turistico.
Il Sottosegretario Franco Manzato ha dimostrato sensibilità verso la problematica esposta ed ha rassicurato gli operatori del settore ittico che cercherà di superare le difficoltà legislative comunitarie per dare nuova linfa vitale al settore ittico calabrese.