Polizia: Catanzaro; meno delitti in provincia; aumentano in citta’

Catanzaro – Dal 2017 al 2018 sono diminuiti i delitti in provincia, mentre sono aumentati nella citta’ capoluogo: e’ il dato di sintesi che emerge dal “bilancio sociale” della Questura di Catanzaro, presentato oggi in una conferenza stampa dal questore, Amalia Di Ruocco. Con questo report, realizzato per il secondo anno, la Questura,ha sostenuto Di Ruocco, “informa su programmi, attivita’ e risultati raggiunti per raccontare la qualita’ che si nasconde dietro la quantita’. Non solo un compendio di informazioni ma uno strumento di rendicontazione sociale capace di trasmettere i contenuti e il vero significato dell’attivita istituzionale, oltre a una lettura vera dei fatti che i numeri rilevati da una indagine statistica non possono dare”.
Il bilancio sociale mette in luce le dinamiche criminali sul territorio, caratterizzate sempre “dall’afflittiva invadenza delle cosche di’ndrangheta”. Sul piano provinciale, rispetto al 2017 nell’anno appena trascorso sono rimasti stabili gli omicidi e anche i furti (da 4150 a 4154), sono invece aumentati rapine, estorsioni, danneggiamenti, atti intimidatori e stalking, mentre sono diminuiti violenze sessuali, estorsioni e i reati in materia di stupefacenti: in totale, i delitti censiti dalla Questura nel 2019 sono stati 11.451, rispetto agli 11.786 del 2017.
Diverso invece l’andamento registrato per la citta’ di Catanzaro: nel capoluogo nel 2018 sono aumentati i furti (da 1.472 a 1.642), le rapine (da 14 a 21), le estorsioni e i reati in materia di stupefacenti, mentre sono diminuiti danneggiamenti, atti intimidatori e stalking, per complessivi 3.940 delitti censiti nel 2018 rispetto ai 3.798 dell’anno precedente. Importanti, comunque, anche i risultati dell’attivita’ di contrasto messa in atto dalla Polizia sul territorio provinciale: nel 2018 infatti sono aumentate le comunicazioni di notizie di reato all’autorita’ giudiziaria (1.172, rispetto alle 707 del 2017) e le persone denunciate (1.398 rispetto a 1.121 dell’anno precedente), mentre le persone arrestate sono passate da 275 a 189.

Per quanto riguarda l’immigrazione, nel Bilancio sociale della Questura di Catanzaro si rileva “un aumento dei titoli di soggiorno sia elettronici che cartacei rilasciati prevalentemente in favore di cittadini richiedenti asilo. Costante e l’azione di contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, della prostituzione e della prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, anche attraverso l’adozione dei provvedimenti di espulsione per i cittadini extracomunitari e di allontanamento nei confronti dei cittadini comunitari”.
Presentando il report ai giornalisti, Di Ruocco ha spiegato che “Catanzaro, rispetto ad altri territori della Calabria, ha una particolarita’, perche’ ci sono pochissime chiamate al 113. Questo avviene sia perche’ c’e’ una criminalita’ che non incide tanto nell’immediatezza del reato, sia perche’ c’e’ una criminalita’ che si muove nelle cosiddette alte sfere, molto pervasiva all’interno del sistema economico e politico. Di questo – ha rilevato il questore – c’e’ molta consapevolezza, lo conferma il fatto che tra Procura e forze di polizia c’e’ un lavoro di perfetta sinergia, sempre piu’ conosciuto anche a Roma, per questo la scelta del capo della polizia Gabrielli di mantenere la Questura di Catanzaro in fascia A e’ la piu’ giusta che si poteva adottare perche’ il lavoro che dobbiamo fare e’ molto piu’ difficile e complesso”.
Secondo il questore, comunque, “bisogna capire che la sicurezza non e’ un discorso solo delle forze di polizia o della magistratura ma e’ il risultato del lavoro di tutti gli attori, che devono sentirsi protagonisti: io sto lavorando proprio per rafforzare questa collaborazione”.

Nel bilancio sociale del 2018 si evidenzia, inoltre, come “le risorse umane della polizia nella provincia di Catanzaro di certo non sono sufficienti a fronteggiare tutte le esigenze di sicurezza provenienti dal territorio”, ma a aprile 2018 a febbraio 2019 per la Questura di Catanzaro e stato previsto dal Ministero dell’Interno un incremento di 40 unita che andranno in buona parte a sostituire il personale collocato in quiescenza negli ultimi anni e per il quale non vi era stato cambio. Gia solo questo, pero, dara un buon respiro ai vari uffici e le attivita, pertanto, vedranno sicuramente un miglioramento qualitativo e quantitativo”. In conclusione, il questore ha osservato che “nel 2018, nonostante le carenze di risorse e mezzi, abbiamo dato il massimo. Nel 2019 ci proponiamo di fare altrettanto, sempre tesi a migliorare la qualita rivedendo continuamente i processi organizzativi interni senza nulla tralasciare. Contiamo, con il contributo degli altri, di migliorare le forme di coordinamento gia in atto anche con l’aiuto della tecnologia”.
All’elaborazione del bilancio sociale 2018 hanno contribuito, oltre al questore Di Ruocco, anche il capo di gabinetto della Questura di Catanzaro, Anna Filomena Palmisano, e i dirigenti Francesco Nannucci (Anticrimine), Marco Chiacchiera (Squadra Mobile), Fabio Germani (Digos), Giuseppe Grienti (Polizia amministrativa e sociale), Giacomo Cimarrusti (Prevenzione generale e soccorso pubblico), Concetta Amendola (Ufficio immigrazione), Alessandro Tocco (commissariato Lamezia Terme).

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