Scuola: Mangialavori (FI), da Bussetti parole inaccettabili

Catanzaro – “Il ministro dell’Istruzione dovrebbe vergognarsi per le parole dette contro il Sud, contro i suoi lavoratori, i suoi studenti e tutti quelli che, ogni giorno, lottano per crearsi un futuro migliore”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. “Secondo Bussetti – aggiunge – il Sud non avrebbe bisogno di fondi per il suo sviluppo, bensi’ di piu’ impegno, di piu’ lavoro e di piu’ sacrifici. Significa che, a parere di un ministro della Repubblica, esiste una parte d’Italia che non produce, che tira a campare, che predilige l’assistenzialismo e che, in definitiva, e’ popolata da fannulloni attaccati alla mammella dello Stato. Insomma, ci troviamo, nuovamente, di fronte alle forme di pregiudizio piu’ stinte, quelle che puzzano di becera discriminazione ai danni dei “terroni”, dei meridionali furbi e spregiudicati. E magari, perche’ no?, anche un tantino mafiosi o, comunque, collusi con la criminalita’ organizzata. Bussetti dovrebbe cercare di aprire i suoi ristretti orizzonti, e magari di studiare bene la storia del Meridione d’Italia, il suo presente e la sua grande e operosa comunita’, composta a stragrande maggioranza di persone che, davvero, consacrano ogni giorno al sacrificio, al lavoro e all’impegno. E’ inaccettabile – continua il senatore azzurro – che simili forme di discriminazione costituiscano le categorie di pensiero di un membro del governo che dovrebbe avere il compito di non fare differenze tra Nord e Sud, tra lombardi e calabresi, tra regioni ricche e regioni povere. Purtroppo, poche parole sono state sufficienti per farci capire come la pensa Bussetti, che, in altri casi e in altri tempi della nostra storia repubblicana, sarebbe stato costretto a dimettersi. Sappiamo – conclude Mangialavori – che cio’ non avverra’, ma non possiamo fare a meno di notare la tragica deriva del Movimento 5 Stelle (di cui Bussetti e’ espressione), il quale, alle ultime elezioni, ha fatto incetta di voti al Sud per poi abbandonarlo a partire dal giorno dopo. E oggi assistiamo, increduli, a forme di razzismo istituzionale del tutto inaccettabili”.