Agroalimentare: Giannuzzi(Agricoop) “taroccano anche la Nduja!”

Catanzaro – “Taroccano anche la Nduja! Possibile che nessuno difende i prodotti calabresi?” Se lo domanda Innocenza Giannuzzi, Presidente Consorzio Agricoop. “La Calabria – spiega – ha un patrimonio agroalimentare eccezionale, tanto da essere oggetto di innumerevoli tentativi di sfruttamento economico illegale”. E secondo la Giannuzzi “questo avviene principalmente tramite il fenomeno “Italian Sounding”: un uso combinato di simboli, parole o figure evocanti l’italianità del prodotto. Un’italianità spesso falsa, come quella della Nduja che “suona Calabrese” all’orecchio straniero, senza avere nulla da dividere con la nostra vera Nduja promossa nella grande catena Eataly a New York”.
“Un salamino di manzo – fa rilevare – con il nome di Nduja venduto a 70 dollari al Kg!!!” Da qui la domanda “dov’è la tutela per il nostro patrimonio agroalimentare e per la nostra Calabria?” Ed a tal proposito la Giannuzzi riferisce che “i prodotti agroalimentari sono spesso oggetto di contraffazione illegale e di imitazione, tutto ciò a discapito delle aziende produttrici che sono perennemente in uno stato di crisi. Basti solo guardare il comparto agrumicolo calabrese, la Clementina fiore all’occhiello del comparto, rimasta invenduta sugli alberi e tantissimi altri prodotti “Made in Calabria” che oltre soffrire l’importazione, soffrono dei prodotti “Tarocchi”, venduti per eccellenze del nostro territorio!!!”

A giudizio della presidente del Consorzio Agricoop, “i consumatori, completamente ignari di tutto ciò, acquistano fiduciosi della regolarità dei prodotti provenienti da canali ufficiali di vendita. Non è più accettabile – prosegue – che l’agroalimentare Calabrese non sia tutelato in maniera adeguata e continua, se da una parte esso è promosso dall’altra parte deve essere difeso”. Per la Giannuzzi “proteggere il nostro patrimonio vuol dire proteggere le imprese e i cittadini calabresi, alfine di evitare la disperazione di tanti agricoltori, che dopo tanto lavoro, vedono le proprie eccellenze invendute rischiando la chiusura delle proprie attività”. Sempre per la Giannuzzi “il settore sta vivendo in quest’ultimo periodo una situazione di difficoltà unica nel suo genere provocata dalle condizioni atmosferiche avverse e se a questo aggiungiamo anche la contraffazione rischiamo il completo spopolamento sia di cittadini che di aziende. Le nostre eccellenze – conclude – vanno tutelate e difese perché il comparto agroalimentare è il primo motore dell’economia Calabrese!”