‘Ndrangheta: Viscomi (Pd), Mangiardi senza scorta fuori Calabria

Catanzaro  – Il deputato del Pd Antonio Viscomi ha presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per sapere “quali iniziative intende assumere per tutelare il testimone di giustizia Rocco Mangiardi al quale e’ stata tolta la scorta quando si sposta fuori dalla Calabria”. Nell’atto di sindacato ispettivo, Viscomi ricorda che “le dichiarazioni di Mangiardi, testimone di giustizia di Lamezia Terme, nel processo che si e’ svolto nel 2009 hanno consentito l’arresto e la condanna a Lamezia Terme di numerosi appartenenti alla potente cosca della ‘ndrangheta Giampa’. Mangiardi, primo imprenditore lametino a testimoniare in una aula di giustizia, per questa sua azione vive dal 2009 sotto scorta e continua un’opera di sensibilizzazione sui temi della legalita’ e della cittadinanza attiva. L’8 febbraio – ricostruisce il parlamentare – l’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale ha disposto la rimodulazione del dispositivo di protezione corrispondente al quarto livello di rischio, ‘tutela su auto non protetta’, da attuarsi soltanto nel territorio della Calabria; in altri termini, a decorrere da quella data, i servizi di tutela saranno assicurati solo ed esclusivamente nell’ambito della Calabria”. A parere di Viscomi “il provvedimento appare contraddittorio: se il rischio che origina l’esigenza di tutela esiste oggettivamente, questo stesso rischio sussiste tanto all’interno quanto all’esterno del territorio regionale, tranne che non si voglia affermare l’inidoneita’ della consorteria criminale ad operare anche fuori regione, il che pero’ contrasta con i caratteri specifici della predetta cosca nel panorama criminale, piu’ volte rilevati dalle operazioni messe in atto dalla Dda di Catanzaro, che gode delle capacita’ investigative e direttive del procuratore Nicola Gratteri. Il venir meno della possibilita’ di tutela al di fuori del territorio regionale – prosegue il deputato nell’interpellanza – determina di fatto un conseguente pericolo in ogni spostamento di Rocco Mangiardi, la cui attivita’ fuori dal territorio regionale e’ correlata a incontri di testimonianza sulla realta’ perversa del fenomeno criminoso ‘ndranghetistico”. In conclusione, con l’interpellanza a Salvini, Viscomi chiede di sapere “se il ministro abbia conoscenza della situazione; quali siano le ragioni della decisione assunta dall’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale; se agli uffici competenti del ministero risulti una significativa riduzione del livello di pericolosita’ criminale delle cosche criminali colpite dalla testimonianza di Rocco Mangiardi; quali azioni il ministro intenda assumere per tutelare la persona del testimone di giustizia Rocco Mangiardi in occasione dei suoi spostamenti fuori regione e per consentire ed assicurare che l’esperienza di Rocco Mangiardi, come quella di tutti gli altri testimoni di giustizia, sia riconosciuta, apprezzata e tutelata”.