‘Ndrangheta: catturati due latitanti, si nascondevano a Madrid

Reggio Calabria, 6 mar. – Due latitanti di ‘ndrangheta, Rosario Grasso di 37 anni e Giuseppe Di Marte di 31 anni, il primo dei quali inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno, sono stati catturati stamattina a Madrid dalla Polizia nazionale spagnola a conclusione di indagini condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Entrambi sono ritenuti elementi di spicco della cosca Cacciola-Grasso di Rosarno, nel Reggino. I militari dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica reggina diretta da Giovanni Bombardieri, erano sulle tracce dei due latitanti gia’ all’indomani dell’operazione Ares, conclusa il 9 luglio scorso con l’arresto di 45 indagati, quando entrambi si erano sottratti alla cattura. Destinatari di mandato di arresto europeo, Grasso e Di Marte sono stati localizzati in un appartamento nel quartiere madrileno di Pozuelo de Alarcon. Al momento dell’irruzione, i due erano in possesso di documenti contraffatti e non erano armati.L’indagine Ares, coordinata dal procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci e dal sostituto procuratore Adriana Sciglio, hanno ricostruito per la prima volta la contrapposizione tra le cosche Cacciola-Grasso e Cacciola, entrambe riconducibili alla ‘ndrangheta di Rosarno, ed ha attribuito a Grasso un ruolo di di assoluto vertice della cosca “Cacciola-Grasso”, connotato dal suo particolare attivismo nell’importazione di sostanze stupefacenti in Europa, grazie a contatti diretti con esponenti dei cartelli colombiani e venezuelani, che gli erano valsi l’inserimento nell’elenco dei latitanti pericolosi. Giuseppe Di Marte invece avrebbe rivestito il ruolo di narcotrafficante di fiducia di Grasso, a completa disposizione delle esigenze della cosca, in qualita’ di “promotore, organizzatore e co-finanziatore dell’organizzazione diretta dal Grasso e finalizzata all’importazioni di impressionanti partite di cocaina dalla Colombia”. La collaborazione internazionale e’ stata assicurata grazie alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga- DCSA e al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia-SCIP. I due latitanti resteranno in carcere in Spagna in attesa dell’estradizione.

 

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