Giornalisti: reading al “Quotidiano del Sud”, si comincia con Fava

Cosenza – I grandi giornalisti italiani sono i protagonisti dei reading cultuali che si svolgeranno nella sala conferenze Sandro Tito della redazione centrale del Quotidiano del Sud a Castrolibero (Cosenza). Gli incontri sono organizzati dalla Fondazione Mario Dodaro, dal Quotidiano del Sud, dall’Istituto Studi Storici con la collaborazione del Conservatorio di Cosenza “Giacomantonio”. Gli appuntamenti, quattro in tutto, si svolgeranno da marzo a maggio e vedranno l’approfondimento sulla vita giornalistica di Giuseppe Fava, Oriana Fallaci, Enzo Biagi e Gianni Brera. A tracciare il profilo di questi importanti personaggi della storia culturale italiana saranno altri giornalisti mentre ai musicisti del Conservatorio e ad attori professionisti sara’ affidato l’intrattenimento musicale e la lettura di brani. Giuseppe Fava sara’ il protagonista del primo reading in programma sabato 16 marzo alle ore 16. “Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una societa’ democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della societa’”. Cosi’ scriveva Fava sul Giornale del Sud, 11 ottobre del 1981, A tracciare il profilo e la storia di questo giornalista ucciso dalla mafia sara’ il vice direttore dell’Espresso, Lirio Abbate, giornalista siciliano che ha iniziato la sua carriera come cronista di nera e giudiziaria nel Giornale di Sicilia. Le letture saranno affidate ad Alessandro Cosentini, attore diplomato in recitazione presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” e la musica a Giuseppe Santelli al pianoforte e Ida Scarlato alla voce del conservatorio Giacomantonio di Cosenza. Giuseppe Fava fu non solo un giornalista ma anche un drammaturgo, saggista e sceneggiatore. Ucciso da Cosa nostra il 5 gennaio del 1984. Attraverso le pagine del Giornale del Sud, che dirigeva, riusci’ a denunciare le attivita della mafia e del gruppo dedito al traffico di droga. Scampo’ anche a un attentato, una bomba contenente un chilo di tritolo. Dopo il licenziameto dal Giornale del Sud, fondo’ la rivista I siciliani dove continuo’ a denunciare Cosa nostra e i suoi tentacoli, i legami con la politica e il mondo economico. Rilascio’ la sua ultima intervista di denuncia a Enzo Biagi sette giorni prima della sua morte. Fu ucciso a Catania nella sua Renault 5 la sera del 5 gennaio del 1984 da cinque proiettili calibro 7,65 alla nuca, stava andando a prendere il nipote che recitava a teatro. All’inizio il delitto fu etichettato come passionale ma poi le evidenze delle denunce di Fava contro la mafia fece propendere le indagini verso la malavita organizzata. Nel 1998 sono arrivate le condanne di mandanti ed esecutori.