Sanita’: Cisl-Fp, in Calabria urgente un’azione di bonifica

Catanzaro  – “La sanita’ calabrese necessita di un’iniezione di etica e di buone prassi”. Lo scrive la segreteria regionale della Cisl Fp, che ha riunito il Comitato esecutivo per discutere “dell’emergenza sanitaria calabrese” all’indomani dello scioglimento dell’Asp di Reggio Calabria per infiltrazioni mafiose.
“Speriamo – ha commentano la segretaria generale della Cisl Fp, Luciana Giordano – che questa sia la volta buona e non l’ennesimo commissariamento improduttivo, e speriamo, soprattutto, che l’azione di bonifica, che dovra’ assicurare alla giustizia i veri responsabili di questa situazione vergognosa, interessi ogni segmento e ogni articolazione di tutto il sistema sanitario regionale. Da tempo abbiamo lanciato il grido d’allarme sul punto di non ritorno in cui e’ precipitata la sanita’ e da anni sosteniamo – ha aggiunto – che e’ arrivato davvero il momento di cambiare musica e di forgiare una governance asettica e avulsa da ogni logica spartitoria, che abbia finalmente la forza e l’autonomia di risanare questa vergognosa situazione. A nulla serviranno, infatti, il plotone di tecnici in arrivo preannunciati dal ministro della Salute, se non si creano, ora, le condizioni che dovranno portare al ripristino e al rispetto delle regole nell’intero Servizio sanitario regionale della Calabria”. Secondo Giordano “la sanita’ calabrese necessita di un’iniezione di etica e di buone prassi, componenti fondamentali per organizzare davvero bene tutto il sistema e arginare la mobilita’ verso altre Regioni e la fuga dei nostri professionisti verso altre realta’, attirati dai sistemi ben organizzati, lungimiranti e vivibili offerti da altre Regioni. Perche’ non si possono creare anche in Calabria le stesse condizioni? Il comitato esecutivo della Cisl Fp Calabria ritiene che a tutte queste incognite si possano fornire risposte coinvolgendo direttamente i lavoratori, ascoltandone i bisogni e le proposte e aiutandoli ad emarginare quella parte contaminata di sanita’ che con il suo agire al di fuori delle leggi e delle regole alimenta una sistema che – ha concluso – finisce per risucchiare tutti quanti, indistintamente, nel vortice della vergogna”.