Turismo: operatori coreani incontrano aziende calabresi

Paludi ‒ Far conoscere la Calabria ai Coreani del Sud. È l’ultima ‒ in ordine di tempo ‒ missione che si è data Coldiretti. Che i coreani amino l’Italia è già noto: dal 2015, ogni anno quelli che visitano le città principali del nostro Paese sono sempre di più, arrivando nel 2018 a più di un milione. Fare in modo che tali scopritori del Belpaese si spostino dalle città d’arte e arrivino alla punta dello Stivale è diventato un impegno concreto.
La possibilità di fare qualcosa di concreto subito è nata nel febbraio scorso al BIT, la Borsa internazionale del turismo, che ogni anno si tiene a Milano per gli operatori del settore turistico, dove è possibile creare nuovi rapporti e consolidare collaborazioni lavorative. È stato lì che la presidente di Terranostra della Calabria (l’associazione di Coldiretti che si occupa di agriturismi e territorio), Adriana Tamburi, operatrice agrituristica di Morano Calabro, titolare della Locanda del Parco all’interno del Parco Nazionale del Pollino, insieme a Campagna Amica e ai presidenti locali calabresi di Coldiretti, ha incontrato alcuni tour operator della Corea del Sud, precisamente di Seul, che hanno accolto di buon grado di approfondire la conoscenza della Regione calabrese per poterla proporre ai propri clienti.
Tra gli stand del BIT, è stato organizzato per il mese di marzo un giro concentrato in pochi giorni dei posti più significativi della regione, alla scoperta dell’enogastronomia locale e dei beni culturali. Gli amici coreani sono arrivati il 25 marzo per la loro prima volta sul territorio calabro. Accompagnati dalla presidente Tamburi e da Danilo Verta, responsabile di Vita Calabra Tours, hanno visitato Morano Calabro e il Parco del Pollino, Cosenza, Acri e la Sila, la costa tirrenica cosentina da Maierà a Diamante.
Venerdì 28 marzo sono arrivati sullo Jonio accolti dal presidente di Coldiretti Rossano, Antonello Fonsi. Insieme a lui sono andati alla scoperta della Madonna dell’Achiropita e della liquirizia Amarelli, e poi sono giunti a Paludi, dove hanno conosciuto il Parco Archeologico di Castiglione e la storia brettia del paese nell’entroterra rossanese. All’ora di pranzo, sono stati ospitati dall’agriturismo Colle dell’Unna, dove hanno potuto mungere il latte delle mucche e vedere come si realizzano i formaggi freschi della tradizione. Il menu a tavola ha previsto un assaggio di alcune delle pietanze tipiche del territorio: non solo specialità casearie, ma anche pesce, salumi e pasta fresca.
Gli operatori culturali coreani sono rimasti entusiasti da quello che hanno visto e assaggiato. Non si aspettavano tali spettacoli naturali e tante bontà culinarie. Il prossimo passo di questa collaborazione sarà la creazione di un sodalizio turistico che permetterà l’arrivo costante di turisti coreani in veri e propri viaggi organizzati, i cui percorsi saranno stabiliti secondo le preferenze dei viaggiatori.