Appalti: Calabria, sospetti su gara linea Cosenza-Catanzaro FdC

Catanzaro  – E’ la riqualificazione e velocizzazione della linea Cosenza- Catanzaro delle Ferrovie della Calabria uno degli interventi finiti al centro dell’inchiesta “Passepartout” della procura della Repubblica di Catanzaro che vede indagate a vario titolo 20 persone, fra politici, dipendenti pubblici e imprenditori.
Le contestazioni della procura si riferiscono all’affidamento dello studio di fattibilità dell’intervento. Anche in questo caso la gara sarebbe stata pilotata attraverso bandi privi “di sub-criteri con i relativi sub-punteggi per una corretta, omogenea e trasparente” valutazione della documentazione e con la nomina nella commissione giudicatrice di membri favorevoli alla realizzazione del progetto “per agevolare e favorire l’aggiudicazione dell’opera in favore dell’offerente Raggruppamento temporaneo tra prestatori di servizi composto da Sintagma srl – Alberto Milotti – Maria Elisabetta-Barbale”. Nello svolgimento della procedura di gara, inoltre, non sarebbe stata garantita la sicurezza dei plichi in violazione degli obblighi di segretezza delle offerte, mentre in vista dell’aggiudicazione i rappresentanti dell’ente appaltante avrebbero mantenuto contatti con il rappresentante legale del raggruppamento temporaneo “dal quale si recepivano suggerimenti in ordine ai contenuti ed alle modalità di gara in vista dell’aggiudicazione”. Le contestazioni al riguardo sono mosse a carico di Luigi Giuseppe Zinno, Giuseppe Lo Feudo e Tito Berti Nulli.