Appalti: pm, preindividuata cordata vincitrice gara ospedale Cosenza

Catanzaro – Sarebbe un progetto “illegittimo” quello messo a gara dalla Regione Calabria per lo studio di fattibilità del nuovo ospedale di Cosenza, con “la quantificazione apodittica del costo di realizzazione dell’opera pari a 1 milione di euro”. Questo quanto si sostiene nell’avviso di conclusione di indagini notificato da Guardia di Finanza e Carabinieri su delega della procura di Catanzaro a 20 persone, fra cui il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, (Pd) ed il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto (FI), per presunte irregolarità nell’assegnazione di incarichi e appalti per alcune grandi opere.
I magistrati inquirenti mettono in rilievo l’assenza di un capitolato “conforme alla prestazione”, l’assenza di “riferimenti puntuali ai termini ed alle modalità di pagamento”, l’omessa indicazione di un luogo preciso “ma solo alternativo ed eventuale” in cui realizzare l’opera e “la quantificazione apodittica del costo di realizzazione dell’opera pari a un milione di euro”. Sarebbero, inoltre, mancati criteri e meccanismi informativi “a garanzia di effettività, regolarità, e trasparenza delle attività svolte”. L’ente appaltante avrebbe orientato la formazione dei raggruppamenti delle imprese interessate e partecipanti “in modo da pre-individuare la cordata vincitrice, anche – si lege – nell’obiettivo di far realizzare il nuovo ospedale di Cosenza a un’unica squadra di impresa realizzatrice”, aggiudicando lo studio di fattibilità e la successiva progettazione-esecuzione a società formalmente diverse, “ma di fatto collegate e riconducibili alla medesima cordata”. La procedura di gara sarebbe stata turbata ed aggiudicata in favore del raggruppamento temporaneo di imprese rappresentato da “Steam srl”.