Antimafia: Libera Catanzaro consegna i premi Tramonte e Cristiano

Catanzaro  – Il coordinamento provinciale di Libera Catanzaro ha consegnato oggi il premio in memoria di Francesco Tramonte e di Pasquale Cristiano, i due netturbini uccisi nel giugno del 1991 a Lamezia Terme in un agguato di ‘ndrangheta. Il premio, giunto alla quinta edizione, è suddiviso in due categorie: la prima, dedicata a Tramonte, riservata a laureati delle università italiane che abbiano discusso una tesi di laurea sul tema della legalità, e la seconda, dedicata a Cristiano, riservata agli studenti o classi di istituti scolastici di secondo grado della provincia di Catanzaro che hanno svolto percorsi formativi relativi alle attività principali di Libera sul territorio. Il premio riservato ai laureati è stato vinto da Maria Grazia Lamannis, per la tesi di laurea sul tema dello sfruttamento lavorativo dei migranti conseguita presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, mentre il premio Cristiano è andato agli studenti delle classi II B e II D del liceo scientifico Siciliani di Catanzaro e delle classi III A, B e C dell’Istituto comprensivo di Acconia di Curinga (Catanzaro). Alla cerimonia di consegna del premio, che si è svolta nella sede del Comune di Catanzaro, hanno partecipato anche alcuni familiari delle vittime, che, ancora una volta, hanno lanciato un appello “affinché sia stabilita la verità su quel grave delitto”. Stefania Tramonte, figlia di Francesco, sottolinea: “Speriamo che finalmente arrivi quella giustizia che attendiamo da tanto tempo, ben 28 anni ormai. Purtroppo al momento è ancora tutto fermo. È strano perché secondo noi era un caso che doveva essere risolto subito dopo che era stato commesso il delitto, erano chiare le dinamiche: appalti, scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme, un omicidio di due innocenti per dare un avvertimento, e poi dopo qualche mese l’omicidio del sovrintendete Aversa con la moglie, perché all’epoca era tutto chiaro e c’era un filo che univa tante storie”. “Mi rivolgo – continua – a qualche pentito o a chi magari sa qualcosa affinché parli, togliendosi così anche un peso dalla coscienza”. Secondo Francesco Cristiano, fratello di Pasquale, “questo premio rappresenta la memoria, che è un valore importante anche perché coinvolge i ragazzi. Ed è l’occasione per far conoscere le storie dei nostri familiari e di tutte le vittime innocenti di mafia”. Alla consegna del premio sono poi intervenuti, tra gli altri, il referente regionale di Libera, don Ennio Stamile, il referente provinciale dell’associazione, Elvira Iaccino, e il commissario prefettizio del Comune di Lamezia Terne, Francesco Alecci.

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