‘Ndrangheta: pm, arresto Caruso per fatti antecedenti ruolo politico

Bologna – Nessun legame con l’attuale ruolo politico come presidente del Consiglio comunale di Piacenza nei fatti contestati a Giuseppe Caruso, una delle persone arrestate nell’ambito dell’operazione ‘Grimilde’ coordinata dalla Dda di Bologna nei confronti di un presunto sodalizio della ‘ndrangheta operante in Emilia, storicamente legato alla nota famiglia dei Grande Aracri di Cutro. Lo ha chiarito il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, al termine della conferenza stampa in Questura.
In particolare, i fatti contestati a Caruso risalgono a quando lo stesso era dipendente dell’Agenzia delle Dogane di Piacenza, dunque, prima della sua elezione in Consiglio comunale avvenuta nel 2017. “Il coinvolgimento personale di Caruso – ha spiegato Amato – è anteriore rispetto all’impegno politico ma comunque deve essere affermato con assoluta chiarezza che non c’è nessuna spendita di un ruolo pubblico nel compimento di queste attività che noi riteniamo penalmente rilevanti”. Secondo inquirenti ed investigatori Caruso avrebbe svolto un ruolo “importante” in attività che vedevano “questa associazione – ha concluso Amato – interessata ad un’azienda di riso che operava nel Mantovano”.