Imprenditrice scomparsa: un giallo durato 3 anni, corpo mai trovato

Vibo Valentia – Arriva a poco più di tre anni dalla scomparsa la svolta per la scomparsa di Maria Chindamo, commercialista ed imprenditrice 44enne di Laureana di Borrello (Rc), portata via con la forza in località Montalto di Limbadi, nel Vibonese, mentre si apprestava ad aprire il cancello della sua tenuta agricola. Del caso si è occupata la stampa locale e nazionale, molti gli appelli e le manifestazioni. L’ultima è avvenuta il 6 maggio scorso (a tre anni, appunto, dalla scomparsa) a Limbadi, promossa dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere e da Libera Calabria ed era partita con un corteo dal luogo dove la donna è stata prelevata e fatta sparire. Al corteo avevano partecipato i tre figli di Maria Chindamo, il fratello Vincenzo (cha per oltre tre anni ha tenuto alta l’attenzione sul caso della sorella) e i ragazzi delle scuole di Limbadi e Nicotera. Nel marzo scorso la Procura di Vibo aveva inviato in una località ben precisa di Montalto di Limbadi alcuni cani molecolari provenienti da Palermo specializzati nel ritrovamento di resti umani. Le ricerche, però, non hanno dato sinora alcun esito. In precedenza, invece, era stata sottoposta a perquisizione un’azienda agricola di proprietà dei familiari del marito di Maria Chindamo, dopo l’avvio delle pratiche di separazione dalla moglie. Nonostante l’uso anche in questo caso di alcuni escavatori, il corpo di Maria Chindamo non è stato trovato.

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