Padre e figlio allevatori uccisi: vittime gridarono nome assassino

Crotone – Sono state le urla di una delle vittime, udite da alcuni cacciatori, a consentire l’arresto di Annunziato Lerose,il 61enne di San Nicola dell’Alto, che i Carabinieri ritengono autore del duplice omicidio di Francesco e Saverio Raffa, padre e figlio, rispettivamente di 59 e 33 anni, anche loro agricoltori, uccisi a colpi di fucile il 22 dicembre dello scorso anno in una campagna di Pallagorio, in provincia di Crotone, a poca distanza da San Nicola dell’Alto. “Senza quella testimonianza immediata e l’aiuto della popolazione non avremmo orientato in maniera efficace le indagini” ha detto il procuratore capo della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, nella conferenza stampa svoltasi presso il comando provinciale dei carabinieri sull’esito delle indagini che hanno portato all’arresto

All’uomo viene contestata l’aggravante della premeditazione e quella dei futili motivi: avrebbe ucciso per dissidi tra confinanti di terreno. La testimonianza alla quale ha fatto riferimento il procuratore Capoccia è l’urlo straziante (“Annunziato mi stai ammazzando”) lanciato da Severio Raffa mentre cercava di sfuggire all’omicida che prima lo ha ferito ad una gamba e poi lo ha finito con un secondo colpo di fucile. Quel grido è stato udito da alcuni cacciatori che si trovavano nella zona e lo hanno raccontato agli investigatori dell’Arma. Questo ha consentito ai militari dell’Arma di indirizzare l’attenzione su Annuziato Lerose che, nelle immediatezze del fatto, è stato sottoposto all’esame Stub.
I particolari dell’attività investigativa sono stati illustrati dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Alessando Colella, dal sostituto procuratore della Repubblica Giampiero Golluccio e dal capitano Roberto Rampino. Dalle risultanze investigative è emerso che Lerose aveva cercato anche di costruirsi un alibi facendosi notare, un paio d’ore dopo l’omicidio, nelle vie di San Nicola dell’Alto e presso il tabaccaio del paese.

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