‘Ndrangheta: Ferrara (M5s), nuova ombra sulla Regione Calabria

Reggio Calabria  – «Il quadro emerso dall’operazione scattata questa mattina a Reggio Calabria, se confermato, rileva ancora una volta la capillarità del malaffare capace di intaccare tanto l’imprenditoria quanto e soprattutto la politica, di destra e sinistra». L’eurodeputata Laura Ferrara, M5s, relatrice del Rapporto per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, commenta il blitz della Polizia contro la cosca Libri di Reggio Calabria, in cui sono state eseguite 17 misure cautelari. «Ancora una volta – sottolinea – vi sarebbe la possibilità che esponenti di spicco della politica calabrese abbiano ottenuto vantaggio elettorale proprio grazie alle loro relazioni con la ‘ndrangheta in un rapporto di “do ut des” in cui l’elezione del politico “amico” sarebbe stata funzionale alle esigenze dei clan». L’eurodeputata fa riferimento al fatto che tra gli arrestati di stamattina figurano il capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Calabria, Seby Romeo, ora ai domiciliari, ed il consigliere, Alessandro Nicolò, di Fratelli d’Italia trasferito in carcere. «Una commistione che getta nuova ombra sull’attuale Consiglio regionale colpito in questi 5 anni da diversi terremoti giudiziari. La credibilità della classe dirigente calabrese – conclude l’esponente M5s – è ancora una volta messa in discussione. Rappresentanti istituzionali che avrebbero permesso, per come si legge dalle notizie emerse in queste ore, di alterare completamente l’assetto economico di una intera città grazie alle interferenze nelle dinamiche economiche e decisionali. In attesa della conferma o meno delle gravi accuse non si può che chiedere al governatore Oliverio di non procrastinare oltre, permettere ai calabresi già a novembre di rinnovare uno dei consigli regionali più indagati che la Calabria ricordi».