Sanità: “Emergenza in Calabria”, il 2 agosto sindacati in piazza

Catanzaro – Venerdì 2 agosto Cgil, Cisl e Uil manifesteranno unitariamente davanti alle Prefetture della Calabria “per chiedere un confronto risolutivo dei problemi del Servizio sanitario regionale con il governo”. Lo ricorda la Cgil Calabria illustrando, sulla pagina facebook del sindacato, la piattaforma delle rivendicazioni alla base della mobilitazione. “La decisione di attivare il percorso di mobilitazione – si legge nel documento di Cgil, Cisl e Uil – è maturata a fronte delle condizioni sempre più critiche in cui sta precipitando il Servizio sanitario regionale, ove ai disagi noti, tali da potersi definire ‘storici’, si sommano casi di malasanità i cui esiti tragici esigono interventi non più procrastinabili. Non c’è più tempo per sopportare ancora una situazione in cui la Calabria e i calabresi continuano a pagare sulla propria pelle una gestione della sanità fallimentare le cui responsabilità sono ascrivibili al decennio disastroso dei commissariamenti e a una mancata assunzione di responsabilità della politica regionale a intervenire sulle gestioni aziendali inefficaci e opache e a produrre proposte riformatrici del sistema sanitario”.
Secondo Cgil, Cisl e Uil “c’è il rischio concreto che l’attuale carenza di operatori possa causare gravi inefficienze e interruzione di pubblico servizio, che esigono misure straordinarie finalizzate, da una parte, al reclutamento di nuovo organico, dall’altra ad un intervento per il riconoscimento del servizio prestato dal personale che ormai da troppo tempo è titolare di incarichi precari e provvisori”. I sindacati elencano poi gli interventi ritenuti “essenziali per il superamento dello stato emergenziale: un piano straordinario di assunzioni, che preveda preliminarmente lo scorrimento delle graduatorie concorsuali e la stabilizzazione dei precari, in deroga alle regole di ripiano e con finanziamenti ad hoc; la costruzione in tempi brevi e certi dei quattro nuovi ospedali, a cui deve aggiungersi quello di Cosenza; il potenziamento funzionale e l’innovazione tecnologica delle tre Aziende ospedaliere sede di Hub; la messa in sicurezza del resto delle strutture ospedaliere regionali e l’attivazione della rete delle Case della Salute, il rafforzamento dei servizi territoriali e della medicina generale”.

 

Cgil, Cisl e Uil, inoltre, sostengono che “in questo quadro altamente critico, non è possibile giustificare né il ritardo nella nomina dei commissari straordinari delle aziende del Servizio sanitario regionale attualmente rette da reggenti, che ha di fatto paralizzato tutte quelle attività che invece devono essere garantite dentro gli ospedali e sul territorio, né l’azzeramento dell’attività della Stazione unica appaltante deciso con il ‘Decreto Calabria’ che ha lasciato le aziende in enorme difficoltà nell’approvvigionamento di farmaci salvavita, di farmaci ospedalieri o altri dispositivi medici, in attesa di avvalersi esclusivamente degli strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione da Consip Spa o di convenzioni con centrali di committenza di altre regioni. La mancanza di governance nelle aziende ospedaliere e sanitarie calabresi – spiegano i sindacati calabresi nella piattaforma della mobilitazione del 2 agosto – rischia di favorire l’infiltrazione della criminalità organizzata, il malaffare e la corruzione che in questi anni come sindacato ne abbiamo denunciata la presenza in tutti i gangli del sistema sanitario regionale. Al riguardo, si precisa che le segreterie regionali del Pubblico impiego hanno recentemente diffidato la struttura commissariale e il Dipartimento regionale della Salute a procedere alla conferma degli attuali direttori amministrativi e sanitari facenti funzioni nelle Aziende calabresi, al fine di rendere esecutiva quell’azione di sradicamento delle cattive prassi e delle opache gestioni che hanno letteralmente affossato la sanità calabrese”.
Sanità che – aggiungono Cgil, Cisl e Uil – “ha bisogno di ben altra attenzione e all’attuale governo chiediamo di prenderne definitivamente atto; il tempo dei rinvii è scaduto, adesso è tempo di interventi rapidi e definitivi che non lascino ancora larga parte della popolazione calabrese a vivere una perenne emergenza”. Nel dettaglio, venerdì 2 agosto Cgil, Cisl e Uil attueranno la mobilitazione davanti alle Prefetture calabresi a partire dalle ore 10, mentre le categorie della Funzione pubblica proclameranno lo stato di agitazione dell’intero comparto della sanità.